Riceviamo e pubblichiamo
Rosario Cavalletti e Francesco Pratola, imprenditori che negli ultimi mesi hanno sostenuto con convinzione il progetto sportivo dell’US Ariano, rendono noto di aver maturato la decisione di sospendere, almeno momentaneamente. il percorso intrapreso finalizzato all’acquisizione della società.I due imprenditori, che hanno investito risorse economiche significative già da poco prima dell’inizio dell’attuale campionato, affermano di aver affrontato con totale disponibilità ogni fase necessaria al passaggio delle quote societarie.
Nonostante i ripetuti confronti e l’impegno a concludere l’operazione in tempi rapidi, sono emerse resistenze, continui rinvii e un atteggiamento non collaborativo da parte dell’attuale compagine proprietaria, elementi che hanno reso impossibile procedere secondo le tempistiche e le modalità stabilite.Cavalletti e Pratola precisano di aver creduto pienamente nel progetto US Ariano, con l’obiettivo di garantire stabilità e continuità alla società attraverso un contributo immediato e concreto. Tuttavia, le condizioni operative createsi nei fatti non hanno consentito di proseguire con la serenità e la chiarezza necessarie per un impegno di tale portata, rendendo inevitabile la decisione di interrompere il percorso.
Nel periodo in cui si attendeva la conclusione dell’accordo, è stato inoltre diffuso un comunicato stampa completamente all’insaputa dei due imprenditori. Tale comunicato ha di fatto stravolto l’assetto organico della società e riportato presunte dimissioni dell’allenatore Aldo Papa, dimissioni mai rassegnate. Papa, infatti, non ha comunicato alcuna rinuncia ed è stato semplicemente invitato a non presentarsi tramite un vocale inviato da un calciatore della rosa. Un episodio che Cavalletti e Pratola considerano grave, confuso e incompatibile con una gestione trasparente.I due imprenditori sottolineano che chi investe risorse economiche deve poter partecipare alle decisioni societarie, contribuire alla gestione e incidere sulle scelte, come avviene in qualsiasi realtà strutturata.
Al contrario, si sono trovati esclusi da ogni dinamica operativa, con la pretesa che il loro ruolo fosse limitato al semplice apporto economico. Una situazione inaccettabile che ha contribuito in modo determinante alla decisione di fermarsi.Ogni iniziativa intrapresa da Cavalletti e Pratola è stata finalizzata a valorizzare il nome dell’Ariano e a garantire alla società il risalto che merita. Nonostante ciò, i due imprenditori si sono visti trattati come ospiti indesiderati, come se fossero considerati estranei all’interno di un contesto che stavano sostenendo concretamente. L’impegno economico rimane valido: l’unica condizione è il passaggio della società, senza che venga messa in discussione la loro serietà, disponibilità e capacità di garantire continuità. Anche gli sponsor ribadiscono il loro sostengo all’eventuale assetto societario che si auspica possa concretizzarsi, appoggiando ogni decisione presa da Cavalletti e Pratola. Nel frattempo, i due ringraziano la tifoseria, la comunità locale e tutte le persone che hanno manifestato sostegno e fiducia nel loro operato, auspicando che l’US Ariano possa trovare al più presto una soluzione stabile e condivisa per il proprio futuro societario e sportivo.








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