L’impellenza dialettica incontrollata spesso produce danni, anzi lo fa la maggior parte delle volte. Ed è così che mentre Attilio Tesser continua a lavorare in modo serio e con dedizione, si scatenano già le voci sul suo eventuale successore. Che Tesser abbia le valigie pronte lo sostengono in molti. La parentesi dell’esonero temporaneo confermerebbe la sua avventura a tempo sulla panchina biancoverde. Ma la tempistica per questo tipo di analisi e disamine, spesso, peraltro, tese solo a sparare il nome a sensazione, piuttosto che essere ancorato a reali situazioni, appare fuori luogo. Innanzitutto per rispetto del professionista che si è rimboccato le maniche ed in due mosse ha tirato fuori l’Avellino da una situazione che poteva farsi davvero complicata. Quindi per la squadra che a quell’allenatore ha evidentemente dato retta, dopo il suo ritorno in panchina. Ed infine alla società, che ha pubblicamente ammesso di avere commesso un errore di valutazione, tenendo ben chiari alcuni concetti che i soliti noti avevano cercato di far venire fuori dalla scelta di esonerare Tesser. Concetti che stridono dunque con la scelta di fare il toto allenatore quando la missione salvezza sta concludendosi fruttuosamente. Sabato contro il Como la curva sarà ancora dalla parte di mister Tesser, e se il matrimonio biancoverde finirà dopo l’ultima di campionato, se ne prenderà atto. Ma ora testa e concentrazione solo alla gara di dopodomani.