Probabilmente nessuno avrebbe avuto l’ardire, qualche mese fa, di pronosticare un Avellino così in alto in classifica dopo sette giornate di campionato. Ed invece il risultato è lì, sotto gli occhi di tutti. La squadra allenata da Novellino è attualmente tra le grandi della cadetteria, dopo aver regolato proprio una delle squadre che ambiscono al ritorno immediato in serie A. L’Empoli, la squadra che era riuscita a portarsi in doppio vantaggio al Partenio Lombardi, dando la sensazione di aver chiuso troppo presto un match nel quale si riponevano molte speranze, è caduto sotto i colpi di una squadra volitiva, coraggiosa, caparbia, che non ha mai smesso di credere nella possibilità di agguantare un risultato positivo. Trascinata dal pubblico del Partenio Lombardi, ma anche dalla voglia di proseguire un cammino che aveva fino a sabato avuto un ottimo bilancio, la squadra di Novellino è riuscita ad invertire in pochi minuti la rotta di una nave che stava andando dritta in secca, prendendo improvvisamente il largo, ed andando a conquistare, almeno provvisoriamente, ed in attesta del posticipo di questa sera tra Frosinone e Cremonese, la prima posizione in classifica, che serve, a questo punto del campionato, più a fare morale che a creare aspettative che magari poi sarebbero tradite. Kresic prima, Castaldo su rigore, poi e D’Angelo, ancora lui, a chiudere i conti. Tre reti a servire la vittoria, per volare in testa con il Frosinone, che come detto ha una gara in meno, con il Perugia ed il Palermo, con gli umbri che sono stati rimontati dal Brescia e si sono arresi sul due a uno, e i siciliani che hanno impattato nel pareggio a reti inviolate sul campo dell’Ascoli. L’Avellino è stato bravo ad approfittare di queste frenate e a piazzare il colpo da tre punti che per due notti ha fatto fare sogni di gloria a tutti i suoi tifosi.
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