La brutta figura di Chiavari non è andata giù ai tifosi biancoverdi, che, nonostante il campionato passato in archivio, erano presenti al fianco della squadra anche nell’ultima trasferta stagionale. Una delusione troppo cocente per poter accettare il saluto sotto la curva. Tesser aveva chiesto alla vigilia della partita in Liguria il massimo impegno ai giocatori, facendo capire che chi non avrebbe voluto impegnarsi al massimo delle possibilità sarebbe rimasto fuori. Due considerazioni emergono dopo il quattro a zero subito dalla Virtus Entella. La prima è che l’Avellino ormai non ha più alcun giocatore in grado di spendersi oltre quello che è stato dato finora per conquistare la salvezza. Le energie mentali sono finite, quelle fisiche probabilmente lo stesso. La seconda considerazione è che il pubblico avellinese meriterebbe qualcosa in più e che avere affrontato una trasferta di quasi settecento chilometri senza che si potesse sperare in un qualcosa di diverso se non in una vittoria che facesse concludere con dignità questa stagione e speranza per la stagione futura, offre il metro della passione e dell’amore nutrito nei confronti dei colori biancoverdi. Venerdì sera il campionato chiude i battenti per i Lupi. Al partenio Lombardi arriva il Cesena. Potrebbe essere l’occasione buona per salutare in modo giusto i tifosi, con una vittoria, magari, o anche con una prestazione che sia degna di tale nome.
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