Dopo l’allenamento di questa mattina, svolto a porte chiuse, al Partenio-Lombardi, la squadra biancoverde è partita per il ritiro in vista della gara di Ascoli Piceno. Sabato pomeriggio si giocherà uno scontro diretto da brividi, che probabilmente sancirà una buona fetta di futuro per entrambe le squadre. Ed è da qui, dalla necessità di lavorare in tranquillità, e con la massima concentrazione possibile, che Foscarini e la dirigenza hanno deciso di blindare la squadra prima dell’impegno di sabato con i bianconeri. Indisponibili Pecorini, Rizzato, Iuliano, De Risio e Lasik. Lavoro differenziato per Evangelista, lavoro atletico per Ngawa e Cabezas, in gruppo Bidaoui. Ma oltre a fare la conta degli assenti e a dover rinunciare a Falasco per squalifica, Foscarini deve lavorare molto sulla testa dei suoi giocatori, che hanno l’imperativo categorico di fare risultato al Del Duca. Un ko sarebbe devastante per la classifica ed un morale già ai minimi termini dopo la battuta di arresto interna per mano del Cittadella. La sconfitta del Partenio Lombardi brucia ancora di più, perché arrivata dopo la dichiarazione d’amore dei tifosi, che prima del match dell’infrasettimanale avevano tributato ai propri beniamini un buongiorno coi fiocchi, con tifo e cori fuori dall’hotel in cui la squadra alloggiava. Quegli stessi cori destinati poi a tramutarsi in rabbia a fine partita, quando la squadra è stata chiamata sotto la curva per prendersi a piene mani i fischi e i giusti rimbrotti di una tifoseria stanca di assistere alla discesa dei biancoverdi, alla quale nemmeno il cambio in panca ha dato fine. A tre giornate dal termine di questa stagione sono ancora in ballo tutte le opzioni, ma non è più tempo di calcoli e chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Ad Ascoli l’Avellino dovrà gettare il cuore oltre l’ostacolo e dare più del cento per cento, per dimostrare di meritare la categoria e l’affetto dei suoi tifosi, sempre al fianco della squadra e mai domi, nonostante i numeri impietosi di questa stagione.
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