Una vittoria e la vetta è di nuovo solo ad un punto. L’Avellino approfitta dello scontro diretto interno con il Gubbio per rimettersi in corsa alla grande, e mettersi alle costole delle due squadre battistrada. Frosinone e latina frenano conquistando due pareggi che non consentono di tenere a debita distanza la compagine irpina, che adesso davvero crede nella possibilità di ritornare in vetta. La vittoria contro il Gubbio ha finalmente convinto, sia per come è maturata, sia per le dimissioni. Un classico due a zero, con un gol in apertura a mettere la strada in discesa, ed uno allo scadere a blindare la pratica. In mezzo il controllo della gara come Rastelli aveva sempre chiesto di fare. L’allenatore stavolta azzecca tutte le mosse, e la squadra che cala in campo gli dà ampiamente ragione. Fumagalli tra i pali ormai è una garanzia. La difesa a quattro tiene bene gli urti. La soluzione adottata, con Zappacosta, Izzo, Fabbro e Bianco sembra essere efficace. Nelle sortite offensive della squadra ospite la retroguardia avellinese non si è disunita, e se si esclude qualche piccola distrazione di routine, si può tranquillamente affermare che la tenuta è stata quella ideale, un po’ come era accaduto contro il Perugia, con la non piccola differenza, che contro gli umbri i bianco verdi avevano pagato carissima l’unica distrazione, sulla quale, in pieno recupero del primo tempo, avevano preso gol. Bene anche il centrocampo, dove D'Angelo, Massimo ed Angiulli, quest’ultimo rilevato poi da Millesi al 25’ della ripresa, hanno creato lo scudo efficace per arginare le ripartenze avversarie e la pressione della squadra del Gubbio alla ricerca del pari per tutta la partita. Solita ottima gara per Catania, alle spalle delle punte Castaldo ed Herrera. Una nota particolare per quest’ultimo, che dopo dodici minuti ha sbloccato il risultato. Il calciatore è poco utilizzato da Rastelli, che evidentemente lo “vede” poco. Ma è chiaro che il suo estro e la sua velocità lo rendono qualcosa di più che un semplice attaccante da mettere in mezzo al campo, considerabile fungibile con altri elementi. Herrera ha dalla sua una grande forza d’impatto con la gara, qualità che ha potuto sfruttare raramente, visto che il suo impiego è quasi sempre avvenuto per pochi minuti ed in corso di gara. Senza volere fare i tecnici, sarebbe bello vederlo più spesso in campo dall’inizio. L’Avellino ora godrà della pausa programmata domenica prossima. Si ritorna in campo per il dodicesimo turno il 2 dicembre. Per quella data big match al Partenio contro il Latina. Ovvio pensare che saranno due settimane di fuoco anche a livello di preparazione. Perché contro i laziali sarà assolutamente vietato sbagliare.
Commenta l'articolo