Ariano Eclanese sarà una sfida salvezza. Una sfida nella quale emergeranno tantissimi ricordi,. E, sicuramente, momenti ben più felici rispetto a quelli che le due squadre irpine vivono. La situazione dice che entrambe sono in lotta per la permanenza in eccellenza, categoria nella quale un tempo le due compagini si affrontavano abitualmente. Prima con entrambe le formazioni impegnate in zone di media classifica, poi negli anni in cui l’Ariano programmava una risalita culminata con la promozione nel campionato Interregionale, sotto la presidenza di Nino Grasso. All’epoca l’Eclanese veleggiava tranquillamente in zone di centro classifica, e l’Irpinia era rappresentata anche da altre compagini, come il Montoro ed il Solofra. Ariano e Eclanese, dopo la retrocessione e di fatto la scomparsa del Serino, sono rimasti unici baluardi a difesa di un territorio come l’Irpinia che rischia di perdere anche questa rappresentanza. Molte cose sono cambiate nel corso degli anni. In casa Eclanese non c’è più il dirigente simbolo di una bella epoca, Sirignano, compianto presidente che aveva portato alla stabilità il discorso della permanenza dell’Eclanese in Eccellenza. L’Ariano non ha più neanche il nome che era stato quello che dagli anni cinquanta aveva accompagnato le sorti sportive del Tricolle. L’attuale società, giunta in eccellenza con enormi sforzi, e l’acquisizione del titolo sportivo della Teoreo Montoro, anni fa, e quindi attraverso il ripescaggio della scorsa estate, sta cercando di soppiantare nel cuore dei tifosi il club della tradizione calcistica, il cui titolo è stato dissipato negli anni della crisi del calcio sul Tricolle. Insomma, il derby che ci si accinger a vivere ha pochi legami con il passato, se non quello dell’appartenenza territoriale. Ma la simbologia del derby di domenica è forte in negativo. Entrambe le squadre sono in zona play out. E se finisse oggi il campionato, sarebbero proprio Vis Ariano ed Eclanese a doversi affrontare nello spareggio che, giocoforza, condannerebbe una delle due squadre irpine, le uniche due a militare in eccellenza, a retrocedere in promozione. Un derby dai grandi valori sportivi, dunque, ma anche straziante sotto il profilo delle conseguenze che potrebbero esserci in caso di sconfitta per una delle due compagini in contesa. Peccato, perché sarebbe stato auspicabile assistere ad una partita di media classifica, di quelle che preludono alla primavera imminente, che fanno solo venire voglia di andare allo stadio per assistere ad un incontro tra cugini. Così, senza patemi.
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