La Campania Felix allarga i suoi confini. Almeno lo fa nel calcio. Lo fa sorridendo al Benevento, che ha realizzato il sogno di una vita, approdando in serie B, e lo fa anche, perché no, sulla sponda dell’Avellino, che ritrova il sorriso con una vittoria difficile, fondamentale e cercata con grinta ed orgoglio, contro un avversario difficile come il Lanciano. Avellino ormai ad un passo dalla salvezza. Solo la matematica si oppone ancora a che ognuno tiri il classico sospiro di sollievo. E dunque, con la festa esplosa a Benevento due giorni orsono, si va verso quel derby che sinora si era giocato solo nella vecchia serie C. Avellino e Benevento: la storia di due tifoserie che non si sono mai troppo amate, ma che si ritroveranno, se tutto andrà come deve andare in casa biancoverde, a contendersi un derby inedito in cadetteria. Un derby che inevitabilmente ricorderà le modifiche territoriali e gli apparati gestionali che tendono a rendere unica la realtà delle attuali due province. Un derby che potrebbe addirittura trasformasi in qualcosa di più che una semplice sfida tra due squadre della stessa regione. La festa giallorossa ha dato la stura ai progetti e alle proiezioni future. Il primo storico appuntamento della città sannita con la seconda serie del calcio italiano è realtà. Fa da eco l’Avellino, che rialza la testa ottenendo la vittoria e difendendo, dal canto suo, la propria tradizione calcistica consolidata, ad esclusione degli anni bui del fallimento e della lenta risalita. Benevento festeggia, dunque, e la festa non sarà di quelle fugaci. Avellino dal canto suo ci crede. E non potrebbe essere altrimenti.
Commenta l'articolo