Potrebbe essere una giornata fondamentale, quella odierna, per il futuro dell’Avellino. In programma il consiglio di amministrazione, chiamato in seconda convocazione, dopo il forfait della scorsa settimana. Oggi non sarà necessaria la presenza del socio di minoranza per l’adozione delle delibere, e si potrà dunque cominciare a guardare avanti con maggiori certezze. Difficilmente oggi però si conosceranno i dettagli dell’operazione che riguarda la fuoriuscita dal club della famiglia Iacovacci. La speranza dei tifosi è proprio quella di conoscere nel più breve tempo possibile la sorte della società, ma lo si ribadisce, dal CDA di quest’oggi sarà più probabile che vengano fuori elementi utili a comprendere la strategia del club in relazione ad altre situazioni, quali quelle legate alla gestione dello stadio, della campagna abbonamenti o della gestione in linea generale delle finanze del club. la questione stadio innanzitutto: il Partenio Lombardi per un decennio circa dovrà essere curato dalla società, e tanto in virtù di una convenzione stipulata con il comune. La manutenzione oltre a rappresentare un onere significativo per la squadra biancoverde, rappresenta anche il primo passo per affrontare senza problemi di sorta il campionato di serie B. da mettere a posto c’è il parcheggio del settore ospiti, ma anche e soprattutto da verificare la staticità delle tribune, con un ampio restyling previsto per la Tribuna Terminio. Ampia rivisitazione dovrà essere operata in relazione al sistema di sicurezza e sorveglianza. Insomma, decisioni importanti da prendere anche perché comporteranno spese di un certo calibro per la società. Non è escluso, a tal proposito, che possa essere necessario un nuovo apporto da parte dei soci, il che significa operare una ricapitalizzazione del club. e qui sorge il problema legato all’incertezza della partecipazione sociale. Ricapitalizzare potrebbe significare esborsi personali, che risultano impensabili in capo a chi ha deciso di scendere dal treno. Ed è proprio per questa ragione che i tifosi sono inquieti ed attendono con impazienza, ormai, le determinazioni della famiglia Iacovacci, che però sembra essere inamovibile dalla sua decisione. Le proprie quote passeranno in mani altrui. Le domande restano due: quando ciò accadrà? E soprattutto: chi le acquisterà? Vedremo se la settimana appena iniziata ci darà qualche risposta in tal senso.
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