Non resta molto altro da dire sulla partita che questa sera l’Avellino affronta sul campo del Padova. Non resta molto perché si è già detto di tutto e di più. Sono stati operati tutti i calcoli relativi alle possibili combinazioni che portano poi alle diverse possibilità da parte delle sei squadre ancora in lotta per tre posti nei playoff di centrare l’obiettivo. Ed il risultato è che ne esistono oltre sessanta. Quindi, la conclusione successiva, è che nessun calcolo può reggere di fronte a quelle che ancora oggi sono una infinità di combinazioni e possibilità. Si è detto di tutto anche a livello di motivazioni, che dall’una e dall’altra parte possono trovarsi a quota mille o sotto zero. L’Avellino che ancora concorre per un posto in paradiso e il Padova sprofondato all’inferno, con la retrocessione arrivata matematicamente con un turno in anticipo, ma che dio fatto era già stata acquisita con largo anticipo anche rispetto alla trasferta di Siena. Con tali premesse l’Avellino è partito alla volta di Padova con un imperativo ed una speranza. L’imperativo è quello di vincere. Senza il successo in trasferta nell’ultima partita di una stagione esaltante e massacrante insieme, non si va da nessun a parte. Il punto di partenza di ogni discorso è dunque il successo contro il Padova. Poi partono le altre considerazioni e quindi la speranza, secondo bagaglio con cui i lupi sono partiti ieri. La speranza è quella di mettere insieme una serie di eventi concatenati e concomitanti tali da rendere possibile l’approdo ai play off. Il che, tradotto in altri termini significa dovere sperare nella sconfitta o di un mezzo passo falso di tre delle squadre che precedono i lupi in classifica. Difficile che tutto si avveri ma non impossibile. Andando a vedere come Rastelli cercherà di affrontare l’ultima fatica di campionato, sperando in un prolungamento della stagione, ci si accorge subito che non cambierà il modulo dei lupi, anche se appare pesantissima l’assenza di Galabinov, che ha consegnato a Castaldo, come partner di attacco, Soncin. Sarà lui a partire titolare e cercare di trascinare i lupi nell’ultima vittoria stagionale. Alle spalle dei due attaccanti dovrebbe agire Ciano, mentre nelle retrovie recupera Fabbro, che dunque farà reparto centrale con Decarli. Sugli esterni di difesa Zappacosta e Pisacane completeranno l’assetto davanti a Seculin. La linea a tre davanti alla difesa dovrebbe essere formata da D’Angelo, Arini e Schiavon. Dirige l’incontro il signor Borriello di Mantova. Parola al campo, e dita incrociate fino al novantesimo.
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