Sarà anche un titolo minore. Sarà anche quello che incorona la squadra più forte tra i dilettanti. Ma dire che l’Avellino si è aggiudicato lo scudetto è una soddisfazione che travalica la categoria ed ogni tipo di considerazione da parte dei puristi. L’Avellino è campione d’Italia dilettanti, e questo alla fine è ciò che conta. Quel titolo, la squadra di Bucaro, lo meritava, come lo meritavano i tifosi, che altro che dilettanti, sono da serie A. contro il Lecco, in rimonta, arriva l’ennesima soddisfazione della stagione che con la gara di ieri ha definitivamente scritto la parola fine. Una stagione fatta di rimonte e vittorie impossibili, di spareggi e finalissime, come quella di ieri, che si è decisa ai rigori, dopo che il Lecco era andato in vantaggio nella ripresa con Capogna che dopo dieci minuti dal ritorno in campo per la ripresa aveva siglato il gol su assist di D’Anna. Una mazzata che avrebbe potuto annichilire chiunque, ma non l’Avellino, che in solo quattro minuti riusciva a rimettere in piedi un discorso che poteva sembrare compromesso. Il gol portava la firma di Morero, uno dei due avellinesi decisivi nella lotteria dei calci di rigore. E l’assist arrivava dal piede di Di Paolantonio, che, neanche a dirlo, era l’altro realizzatore dagli undici metri per i biancoverdi. La roulette degli undici metri, resasi necessaria dopo il pareggio per uno a uno ottenuto sul campo dalle due finaliste, decretava che l’Avellino anche sui tiri da fermo è squadra regina. Quattro errori su quattro per il Lecco, con i pali colpiti da Segato e Lisai, la parata di Lagomarsini su Pedrocchi e il tiro alle stelle di Fall. Per l’Avellino solo tre i tiri, con i due gol di Morero e Di Paolantonio e l’errore di Pepe, ininfluente ai fini del risultato finale. L’Avellino dunque festeggia il titolo di campione d’Italia. Nessuno come i Lupi, dunque, nel campionato di serie D, che viene salutato nel migliore dei modi con la conquista del titolo di squadra regina. Su tutte i biancoverdi, che si affacciano alla serie C che verrà con lo scudetto cucito sul petto.
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