Nella desolazione dello stadio di Bergamo l’Avellino saluta la coppa Italia e ritorna a concentrarsi solo sul campionato. La squadra biancoverde ferma così a Bergamo la sua corsa tricolore, impattando sul risultato di due a zero contro l’Atalanta. Gara senza entusiasmo, molto lontana dalle belle sensazioni che erano rimaste nell’animo di squadra e tifosi quando un anno fa avevano abbandonato la ribalta della Coppa Italia nello Juventus Stadium. Stavolta si è giocato contro una squadra di rango certamente inferiore rispetto alla Juve con cui ci si misurò l’anno passato, ed in uno stadio dichiarato offlimits per la tifoseria irpina, che, probabilmente, sarebbe stata ben più numerosa rispetto alle sole cinquecento unità presenti ieri alo stadio di Bergamo. La decisione del Prefetto ha però vietato ai supporters biancoverdi di partire dall’Irpinia, con il risultato che probabilmente a Bergamo ieri pomeriggio c’erano più addetti ai lavori che spettatori. Ma tant’è. Non ha trovato la sua ex squadra Davide Zappacosta, rimastosene in panchina per tutta la durata del match. Per lui comunque un ritorno al passato nell’affrontare i colori che gli hanno consentito di imporsi all’attenzione del calcio che conta. Archiviata la parentesi della Coppa Italia si pensa già alla prossima partita di campionato. Gara ostica quella in programma al partenio Lombardi, che viene vista come l’occasione per ritornare al gol che manca da troppo tempo e soprattutto come la possibilità di mettere su qualche punto in più dei due soli conquistati in tre partite di cui due disputate al partenio Lombardi. E contro i pitagorici bisognerà anche sfatare questo piccolo tabù: nella doppia gara casalinga disputata qualche settimana fa, l’Avellino è uscito con un solo punto in dote. Segno che qualcosa non ha funzionato. Ed allora è importante ritornare subito al successo, anche se, come detto, non sarà certamente facile contro una squadra come il Crotone, alla disperata ricerca di punti salvezza, e che dunque venderà cara la pelle. Certamente i numeri della squadra calabrese sono impietosi. In trasferta due soli risultati utili, contro Bologna, con un clamoroso successo per due a zero, e a Lanciano, per un pari contro la Virtus proprio in occasione dell’ultima trasferta, prima del tracollo interno firmato Modena, con la sconfitta per quattro a uno. L’Avellino, come detto, non vince in casa dal primo novembre, dall’uno a zero al Catania. Al di là dei numeri e della classifica il tempo trascorso dall’ultima gioia casalinga è decisamente troppo.