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L'Italia fuori dai mondiali, ora si pensa agli Europei

Non è stata ancora digerita l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali del Brasile, che già si pensa ai prossimi eventi azzurri. I promotori delle iniziative legate ai mondiali, come l’allestimento dei maxischermi in giro per Ariano, pensano già ai prossimi campionati europei, in occasione dei quali, tra due anni, l’esperienza collettiva verrà riproposta e ripetuta. 

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All’indomani dell’eliminazione dell’Italia dalla coppa del Mondo, è tempo di stilare prematuri bilanci per chi aveva deciso di rendersi promotore di iniziative sociali, aggregative e che ruotassero attorno alle partite della nazionale. La prematura eliminazione della nazionale di Cesare Prandelli dal Mondiale ha interrotto quello che era un momento atteso da due anni. L’esperienza che aveva maturato un gruppo nutrito di persone nell’allestimento del maxischermo nei pressi del complesso Giorgione trovava radici nella disputa del campionato europeo, anche se i primi esperimenti in tal senso risalivano addirittura al campionato disputato in Sud Africa. Il crescente interesse mostrato dalla gente attorno alla possibilità di assistere alle gare della nazionale in compagnia ed improvvisando una torcida da stadio, aveva spinto al perfezionamento dell’organizzazione da parte di chi aveva già organizzato eventi del genere e spinto altri a seguirne le orme. Ed è per questa ragione che il fenomeno quest’anno, in occasione del Mondiale brasiliano, è cresciuto a macchia d’olio, con la proliferazione di punti di aggregazione in tutta Ariano. Nel solo centro si sono contati, oltre al maxischermo di Giorgione, almeno altre tre postazioni in cui era possibile assistere alle gare dell’Italia. L’iniziativa privata ha trovato espansione anche nelle due grandi periferie dei Martiri e di Cardito, dove sono stati allestiti maxischermi presso esercizi commerciali, che pure hanno trovato il consenso di chi di vedere la partita da solo proprio non ne voleva sapere. L’esperienza dunque è da ripetere, ed anzi potrebbe rappresentare una idea di rilancio, sia del centro che delle periferie, da passare direttamente al comune, che potrebbe ricevere, tanto per restare in tema sportivo, un assist dall’idea maturata e partorita da un gruppo di giovani che mostrano di avere a cuore le sorti non solo della nazionale, ma anche e soprattutto del proprio paese. L’esperienza è finita prematuramente, ma sicuramente l’appuntamento è solo rinviato al 2016, estate nella quale si disputeranno i campionati europei, e, con la speranza che l’Italia ci sarà, nei quali, dopo la delusione della finale contro la Spagna, persa malamente due anni orsono, si spera in un riscatto del calcio Italiano in una competizione ufficiale.

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