Il primo tassello rimosso dal puzzle porta il nome di Chiara Rossi. Lo si era detto a tempo debito, quando ancora nessuna voce circolava attorno al futuro delle cestiste arianesi, che occorreva fare in fretta e non adagiarsi in attese che non avrebbero portato nulla di buono. Chi è vicino alla società assicura che si tratta di una partenza isolata, quasi già decisa e programmata. Ma la mancanza di un vincolo contrattuale lungo, abbinato alla mancanza di certezze sul futuro, in termini di obiettivi, della squadra, rischiano di avere l’effetto di mettere sul piede di partenza molte delle protagoniste dello scorso campionato della LPA Ariano. Nata a Rovigo nel 1988 il play di 170 centimetri che ha rappresentato un lusso per la categoria nella passata stagione, se ne ritorna in serie A, dove in passato ha maturato una grande esperienza avendo indossato le maglie di Reyer Venezia, Montigarda, Umbertide e Alcamo. Quest’anno ha segnato 10.5 punti di media a partita, tirando con il 44.6% da due e fornendo alle compagne 2.1 assist ad incontro. Ovvio pensare che in termini di apporto materiale si perda un grande riferimento. A questo punto occorrerà comprendere se si punterà sui play che si hanno già a disposizione in squadra o se si andrà a cercare qualche sostituto della forte giocatrice rovigiana che ha vestito anche la maglia della Nazionale, disputando diverse competizioni con le giovanili tra cui gli Europei Under 20 nel 2008. Il finale di campionato che ha visto protagonista in positivo Marisabel Santabarbara e i segnali offerti da Manuela Aversano potrebbero suggerire una soluzione interna per la successione al play che ha scelto Lucca come sua prossima tappa di carriera. Ora in molti temono per il futuro di altri pezzi pregiati della squadra, da Micovic a Narviciute, passando per Silvia Sarni. La società intanto non si sbottona, ed anzi, anche la notizia della partenza di Chiara Rossi è passata assolutamente sotto silenzio. Certamente Cirillo ed i suoi collaboratori stanno scegliendo la strategia migliore per ripartire, a cominciare dalla valutazione dell’opportunità di confermare o meno la guida tecnica, altro nodo da sciogliere in tempi strettissimi, per consentire poi la costruzione di una squadra adeguata.
Commenta l'articolo