La testa ora va direttamente alla Final Eight. A quella sfida conquistata sul filo di lana grazie ad una incredibile coincidenza di risultati favorevoli ai bianco verdi maturati all’ultima giornata del girone di andata. Nonostante la qualificazione, allora, si salutò la conquista quasi con scetticismo, pensando che non ci sarebbe stata partita in una competizione che propone le migliori squadre del campionato. Si brindò ad una specie di presenza di facciata, ma senza credere veramente nella possibilità di compiere una impresa, superando almeno il primo turno. Ed invece oggi, quella che si presenta alla competizione tricolore è una Sidigas completamente trasformata, una squadra che ha messo in riga tutte le grandi del campionato, inanellando, anche soffrendo, successi su successi, e presentandosi ai nastri di partenza della Final Eight come squadre più in forma del momento. La consapevolezza di poter compiere l’impresa esce rafforzata anche dall’ultima vittoria, conquistata in trasferta contro Trento, che fa toccare alla squadra biancoverde il record di sette successi di fila. Una vittoria importante per la squadra che veniva da una settimana difficile, rispetto alle ultime. Ragland non era stato disponibile per problemi familiari, in più c’era stato qualche infortunio negli allenamenti: ciò aveva fatto sì che i giorni di preparazione al match non fossero stati all’altezza. Anche a Trento nel terzo e nell’ultimo quarto i giocatori di Sacripanti stati bravi ad avere un pensiero fisso: la partita era ancora aperta e la si poteva ancora vincere. Da questo punto di vista la Sidigas ha mostrato grande maturità. A Milano bisognerà portare la convinzione e l’energia positiva da cui è nata la rimonta di Trento. Dopo una sola giornata di riposo, la squadra ha iniziato a lavorare per le Final Eight, azzerando tutto e cercando di correggere gli errori dei primi venti minuti dell’ultima gara di campionato. Con grinta e convinzione dunque la formazione irpina si appresta a vivere questa grande avventura, nella quale sembrano credere anche i tifosi, sempre più convinti di avere agito nel giusto rimanendo al fianco dell’allenatore, della squadra e della società nel momento della difficoltà. E proprio questa unità di intenti spinge a pensare che quella nella Final Eight non sarà solo una comparsata per i bianco verdi.