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La sconfitta subita col Taranto chiude la stagione dell'Avellino

I verdetti del girone A dicono che la squadra biancoverde è salva con tranquillità. Per la prossima stagione occorre rafforzare la squadra se si vuole puntare alla promozione in cadetteria

calcio

Una stagione che si è conclusa senza alcun cenno di rivalsa davanti al pubblico amico per l’Avellino, che, una volta acquisito l’obiettivo della salvezza, è divenuta una squadra cuscinetto, che ha lasciato punti praticamente a tutti o quasi. Una squadra che si è slegata nel finale di stagione, fatto, questo, che non è piaciuto per nulla ai tifosi bianco verdi che avrebbero gradito che la propria squadra del cuore potesse dar fastidio a tutti e giocarsela con veemenza fino alla fine. In particolare, vista la storica rivalità con i pugliesi, i tifosi biancoverdi avrebbero gradito uno sgambetto al Taranto, squadra che invece, e non è una novità in questo campionato appena archiviato, al Partenio ha fatto bottino pieno. La stagione dell’Avellino, letta con il senno di poi, è assolutamente incongrua. La squadra ha dato l’impressione, nel momento dell’allestimento, di dovere limitarsi alla lotta per non retrocedere. Ma la smentita arrivava dal campo, ed all’esito di una serie di gare disputate con grande efficacia da parte degli uomini di Bucaro. Quando però la squadra sembrava poter lottare per un posto nelle zone nobili della classifica, anche grazie alle penalizzazioni che sono letteralmente fioccate sulla Prima Divisione, la squadra ha abbassato ritmi ed ambizioni, ritrovandosi a combattere nelle zone grigie della classifica, senza mai toccare le parti pericolose della zona retrocessione, ma arrancando in un limbo che comunque si riusciva ad abbandonare ad un certo punto del girone di ritorno. L’andamento non rapido delle squadre in lotta in zona play off legittimavano la squadra e i tifosi bianco verdi a credere nella possibilità di un inserimento nella zona play off. E questo accadeva di nuovo a tre quarti di stagione. Poi il nuovo e definitivo crollo, stavolta a mettere la parola fine a qualsiasi ambizione. I tifosi possono dirsi comunque soddisfatti di come siano andate le cose, posto che l’Avellino al Prima Divisione l’aveva conquistata a seguito di un ripescaggio e che quindi l’obiettivo era quello raggiunto della salvezza senza passare attraverso i play out. Per il prossimo anno occorre però una seria programmazione. La squadra va rivista in alcuni settori se si vuole costruire una compagine in grado di lottare per il salto in serie B.

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