La Sidigas ritrova il sorriso in terra siciliana. Contro la Betaland Capo d’Orlando i lupi vincono imponendosi con il punteggio di 55-73. Nunnally top scorer con 22 punti a referto. Non era facile ritrovare la giusta concentrazione dopo la sconfitta interna contro Caserta, e soprattutto dopo i ko consecutivi che avevano un po’ frenato la risalita dei bianco verdi. A Capo d’Orlando la reazione c’è stata e serve quantomeno a chiudere il 2015 con maggiore ottimismo. La gara. Apre le danze Bowers per Capo d’Orlando, gli risponde Nunnally da tre punti. Grande equilibrio nel primo quarto, ma è Laquintana, sulla sirena, a segnare il 16-12. Si apre il secondo quarto e Stojanovic fa salire il vantaggio della Betaland a +6. Nunnally e Ragland conquistano cinque punti e portano Avellino a -1 (20-19). Si gioca sul filo dei possessi, e la seconda frazione viaggia sullo stesso equilibrio del primo quarto. Si va negli spogliatoi sul 32-32. Nel terzo segmento di gara le due squadre attaccano in maniera confusa, e l’equilibrio sembra non dovere essere rotto. Si va all’ultimo riposo sul 46-47 per Avellino. Nell’ultimo quarto prima una bomba da tre, poi un due su due ai liberi, tutto targato Nunnally portano i lupi a +5 (49-54). Ragland colpisce dalla lunga distanza, break di 0-8. Cervi piazza altri quattro punti, 49-61. Capo d’Orlando va in affanno e Ragland piazza un’altra bomba, 0-15 di parziale per i lupi. Sono sette i minuti di digiuno per i siciliani interrotti da Laquintana. Avellino gestisce il vantaggio ma senza concedersi pause: il match al PalaFantozzi finisce così sul punteggio di 55-73. Al termine del match questo il commento del coach, Pino Sacripanti: “Sono soddisfatto per due ragioni: abbiamo ripreso a vincere e lo abbiamo fatto in trasferta. Il successo è stato importante, al di là dei due punti, ci aspettavamo una risposta dalla squadra dopo la sconfitta contro Caserta, e c’è stata. Nel primo quarto eravamo contratti sia per demeriti nostri, che per la grande fisicità di Capo d’Orlando. La continuità nelle rotazioni dei giocatori ci ha consentito di arrivare nel finale di gara più freschi e più lucidi. Nel momento decisivo, la zona match-up ha fermato Capo d’Orlando e siamo riusciti a mettere le mani sul partita. La gara della svolta? Sinceramente, pensavamo che la svolta fosse arrivata con la vittoria di Varese. A Cremona, ad esempio, abbiamo perso solo nel finale. Poi c’è stata la partita assurda di Caserta che ha sorpreso un po’ tutti, dopo quella sconfitta ci siamo guardati in faccia e abbiamo reagito Noi speriamo che questa vittoria ci dia continuità e risultati. Un plauso – conclude Sacripanti - va ai nostri tifosi che ci hanno seguito fino in Sicilia, questo ci responsabilizza ulteriormente ”.