Si starà di nuovo a riposo, quasi a chiarirsi le idee e ricaricare le pile dopo la conquista della semifinale, che finalmente è arrivata matematicamente ad alleviare i sogni agitati di Agresti. La LPA tira il fiato in vista dell’ultima gara a Vigarano, nella speranza di conquistare la seconda piazza,, probabilmente, anche nella speranza di avere un piazzamento che possa consegnare l’avversaria più agevole da affrontare. “Stiamo vivendo una stagione positiva nonostante un pizzico di sfortuna” ha commentato dalle pagine web del sito ufficiale della LPA coach Agresti, principale artefice della stagione d’avanguardia della matricola irpina. Il tecnico faentino sta confermando la sua grande capacità di gestione nel tentativo di rinverdire la sua qualità di specialista in promozioni. “Abbiamo perso Marija Micovic nella fase più difficile. Ne stavamo venendo fuori grazie al suo rendimento. Se siamo qui è anche merito suo. Poi però abbiamo dimostrato che senza di lei c’era comunque una struttura ben costruita che stava crescendo. Arriviamo alle semifinali come l’anno scorso ma con un percorso completamente diverso. Abbiamo chiuso al primo posto la nostra conference, un raggruppamento che i risultati hanno dimostrato essere il più forte dell’intera A2. Ora abbiamo superato il secondo ostacolo ma non è ancora finita”. Il coach sente l’importanza del momento e fa un appello al pubblico, o meglio, a quello potenziale: “I nostri affezionati sostenitori sono sempre straordinari. In passato, e non parlo solo di questo campionato, ci hanno supportato anche quando meritavamo di essere fischiati. Domenica però mi aspettavo una cornice diversa. Magari abbiamo tanti difetti, non saremo bellissimi da vedere, ma la nostra è una squadra che ormai da tante partite profonde intensità, impegno, agonismo, cose che spesso entusiasmano”. La capacità delle “leonesse” è anche quella di trovare protagoniste sempre diverse. Il rendimento di capitan Maggi sta crescendo nelle ultime gare, la seconda parte di stagione di Sarni ha fatto dimenticare l’avvio difficile, ma la sorpresa contro Ancona è stata sicuramente Alejandra Chesta. L’argentina ha sfoderato una grande prestazione in una stagione che l’ha vista non sempre al meglio. “Chesta ha giocato una partita imperiosa, cosa che altre volte non era accaduto. E non solo per i 23 punti, ma anche per un diverso rendimento difensivo. E’stata importante nel controllare Sordi su cui abbiamo difeso in modo intelligente con i giusti aiuti”. Ora la sosta. Poi testa a Vigarano. Perché le imprese non sono ancora finite.
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