Ripartire dal settore giovanile per creare nuovi talenti da impiegare poi nel progetto di crescita della Scandone. Sembra essere questo l’obiettivo che il club avellinese intende perseguire nei prossimi anni, anche e soprattutto alla luce di quanto di buono fatto in questa stagione in ambito giovanile. La Scandone Sidigas Avellino ha ottenuto piazzamenti eccellenti in ogni ambito riguardante le giovani leve, piazzandosi in finale under 14 ed aggiudicandosi la competizione riservata agli under 17. Ha incassato una convocazione in nazionale under 20, e moltissimi collaboratori della società gravitano nell’orbita delle rispettive nazionali. Segnali che dicono che il settore giovanile della società irpina è in ottima salute e che dunque proprio da lì bisogna partire per la programmazione futura e l’allestimento di squadre sempre più competitive e fondate su un progetto di durata. In questo senso, le voci del possibile arrivo di un nuovo assitant coach sulla panchina della prima squadra sembrano non turbare Tucci, attuale secondo di casa biancoverde, e responsabile del settore giovanile, proprio perché il suo compito potrebbe essere dirottato esclusivamente sulla cura del segmento riservato ai ragazzi. Un progetto ambizioso, quello di De Cesare, dunque, che potrebbe addirittura rafforzare le competenze ed i compiti di Tucci, dato ad un certo punto per vicino all’addio con il club biancoverde, ed oggi più che mai, invece, impegnato con il resto della società, nella progettazione del rilancio nell’orbita dei club che contano. Quello del futuro potrebbe essere dunque un Avellino dalla doppia valenza: squadra di livello in massima serie, ma anche fucina di talenti con l’attenzione sul settore giovanile e sull’osservazione delle realtà minori diffuse sul territorio, proprio nello sforzo di individuare nuove forze e talenti da impiegare poi, in futuro, in prima squadra. Progetto per il momento ancora allo stato embrionale, ma già sostenuto dai risultati ottenuti quest’anno, che inducono a pensare che la cosa sia fattibile.
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