Uno spettacolo indescrivibile che ha condotto la squadra di Sacripanti a riaprire la serie delle semifinali. Ora Reggio è avanti per due a uno, e domani seria c’è la possibilità di agguantare la Grissin Bon e giocarsi tutto nell’ultima gara. La squadra biancoverde ha veramente dimostrato di che pasta è fatta. Davanti ad un pubblico eccezionale, con cinquemila cuori a battere all’unisono, la squadra irpina ha raccolto le energie anche mentali per potere affrontare quella che nelle due partite precedenti era apparsa senza alcun dubbio come la squadra più forte. La differenza nella gara tre l’’ha fatta però l’approccio al terzo quarto, fatale nelle due trasferte reggiane, ed invece devastante in gara tre al Pala Del Mauro. La squadra avellinese ha giocato d’insieme in maniera egregia. I cambi puntuali operati da Sacripanti hanno messo in mostra tutti i componenti del roster. Il fattore fondamentale della gara è stata la gestione falli da parte di Avellino. Costringendo Reggio all’infrazione la squadra biancoverde ha potuto spesso sfruttare il tiro in lunetta. Un elemento decisivo, insieme all’esplosione del gioco e delle giocate di Nunnally, Buva e Ragland, accompagnati dall’affidabilità di Cervi, Pini e Leunen, di Severini quando è stato chiamato a dare respiro ai compagni e fare densità in campo e supportati dall’esperienza di Acker, Veikalas e Green. Oggi si rifiata, ma domani ci sarà ancora da combattere per portare sino in fondo la serie.
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