Missione compiuta. La Scandone Sidigas Avellino ha centrato l’obiettivo della Final Eight. E lo ha fatto nel modo migliore, mettendo a segno una vittoria che non solo ha blindato l’accesso al torneo che assegnerà la Coppa Italia 2012, ma facendo vedere a tutti che la squadra è viva e che ha voglia di stupire. Partita di fondamentale importanza quella che si proponeva ieri al pala del Mauro in un posticipo sul quale pesava proprio l’attesa per un risultato che non poteva che essere la vittoria. Pena, in caso contrario, l’esclusione dalla final Eight, appunto. Ma la squadra di Vitucci è scesa in campo concentrata, con il giusto piglio, e non si è mai disunita, neanche nei momenti di difficoltà, assai rari, a dire il vero, ma che comunque non sono mancati, come è ovvio che sia in una gara così importante. Alla vigilia Vitucci aveva inviato tutti a non pensare alla qualificazione alle final Eight. L’obiettivo del coach doveva restare solo la vittoria per mettere al sicuro altri due punti importantissimi per il campionato. Ma il suo invito era chiaramente un mezzo per abbassare i toni e tenere i suoi tranquilli. Perché all’interno del Pala del Mauro l’aria che si respirava era proprio quella della grande attesa, che non deve, non può essere tradita. Ed era così che la squadra partiva con il piede giusto, anche se l’Umana Venezia, da par suo, riusciva a controllare la prima frazione di gara abbastanza agevolmente. Risultato di sostanziale equilibrio alla fine del primo quarto, con il punteggio di 21 a 20 per i padroni di casa. Il secondo quarto veniva caratterizzato dalla prosecuzione del sostanziale equilibrio tra le due squadre in contesa, anche se la sensazione, spiacevole per i tifosi irpini, era che i veneziani potessero in qualche modo creare difficoltà alla compagine avellinese. Che alla pausa lunga ci andava sotto di due punti. 33 a 35 il risultato. Dopo aver ricaricato le pile la squadra di Vitucci aveva un ritorno sul parquet che non è una esagerazione definire devastante. Il parziale del terzo quarto faceva segnare un punteggio stratosferico: 35 punti messi a segno dai lupi, solo 11 dagli avversari,. Alla fine del terzo quarto, con il risultato virtualmente al sicuro, si andava sul 68 a 46. L’ultima frazione era destinata alla semplice amministrazione del risultato da parte della squadra avellinese, che attendeva solo la sirena per chiudere sul 84 a 63. Festa grande a fine partita per gli uomini di Vitucci che ora preparano le valigie destinazione Torino, per la disputa della final Eight. Al pala olimpico del capoluogo piemontese, kermesse in programma dal 16 al 19 febbraio. Ancora una volta Avellino c’è.
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