L’ultimo ko per 79 a 76 per mano di Cantù non è ancora stato digerito in casa Avellino. Vitucci nell’immediato dopo partita ha spiegato che si tratta di una sconfitta che brucia. I biancoverdi erano partiti bene ma nel secondo quarto si è sbagliato troppo. Ultimo quarto come al solito disastroso: 4/20 dal campo. La squadra produce troppo poco quando bisognerebbe chiuderla. Occorre mettere qualcosa di più per cambiare questo trend pesante, con 5 sconfitte consecutive. Che hanno inficiato una classifica fino a quel momento lusinghiera, tanto da aver consentito alla squadra irpina il ritorno nelle Final Eight. Nel tentativo di individuare quale sia il dato critico in seno alla squadra e sperando di riuscire a correggere gli errori, in casa Scandone si pensa anche alle iniziative sociali. I giocatori della Sidigas Avellino hanno raccolto materiale sportivo per i ragazzi di Biyem – Assi, quartiere di Yaoundè, capitale del Camerun. Qui l’Associazione ‘Sports Around the World’ ha appena costruito un campo di basket per i giovani del luogo. Il team biancoverde ha raccolto scarpe, divise da gioco e tutto quello che può servire a dei ragazzi per giocare a basket e ha consegnato il materiale al responsabile delle attività dei giovani in quel quartier, Cedric Ottou. “Questo materiale che abbiamo raccolto con l’aiuto dei ragazzi della Sidigas Avellino – afferma Stefano Bizzozzi, presidente dell’associazione - andrà ai ragazzi del quartiere Biyem – Assi, che è una zona difficile della capitale del Camerun, dove Sports Around the World ha rimesso a nuovo un campo da gioco. Questi doni, raccolti dai giocatori, sono molto importanti per questi ragazzi che spesso giocano scalzi, che spesso non hanno scarpe o qualsiasi tipo di materiale che gli permetta di fare attività sportive. Inoltre Cedric, che è responsabile della struttura ed allenatore, è venuto a trovarci è rimasto ospite a casa mia e della società irpina, ha avuto modo di assistere agli allenamenti, fare una full immersion tecnica ed ha potuto rendersi conto come si lavora in Italia. Questo sicuramente lo ha arricchito e potrà riportare questa esperienza ai ragazzi”. Nel prossimo futuro, chissà, potremmo vedere anche qualche giovane speranza dall’Africa calcare il parquet del pala Del Mauro.
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