C’era chi aveva sognato di potere festeggiare al pala del Mauro l’approdo in finale. Tutti o quasi avevano sperato nell’impresa di Avellino a Reggio Emilia. Ed invece la Sidigas cade al Pala Bigi, arrendendosi all’esito di una gara strana, finita con il punteggio di 82 a 72, ma che a tratti sembrava essere aperta ad ogni risultato. La partenza di Avellino era buona, ma non riusciva a mantenere serenità soprattutto in fase di tiro. Molti gli errori commessi dai giocatori biancoverdi, che non erano in serata di grazia soprattutto da oltre l’arco. Regio Emilia sfruttava invece meglio le azioni di attacco, e sorretta dal pubblico di casa, cercava di prendere più volte il largo. Avellino non consentiva accelerazioni esagerate, e riusciva sistematicamente a ritornare in partita. Fino allo strappo finale, quando Reggio Emilia riusciva ad allungare in maniera decisiva ed Avellino non aveva le forze per reagire. In casa biancoverde da segnalare i 23 punti messi a segno da Ragland i 21 di Nunnally, che non sono però bastati a fronteggiare la squadra di Menetti. Troppi gli errori che pesano sul match. La sensazione che resta è comunque positiva: più che i meriti di Reggio Emilia, sul risultato sembrano pesare i demeriti di Avellino. Il che vuol dire che si è trattato della classica serata storta. E che dunque domani sera la serie si può riaprire, per poi cercare di gettare il cuore oltre l’ostacolo nell’ultima sfida.
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