Ed ora tutti in vacanza. La serie B si concede una sosta di venti giorni, prima di ritornare in campo il 17 gennaio. La cavalcata del girone di andata si chiude con l’Avellino vincente per due a zero sul Brescia, ed il quinto posto in ghiaccio, a quota 32. un ottimo girone di andata con tantissimo spreco da parte della squadra biancoverde che avrebbe potuto aspirare a posizioni ancora migliori e ad un bottino di punti certamente più cospicuo. Ma si tratta di elementi che servono solo a capire la forza della squadra irpina, che può, appunto, permettersi il lusso di recriminare per qualche punto di troppo lasciato per strada. In classifica, alla fine del girone di andata, il titolo di campione del 2014 e di campione d’inverno va al Carpi dei miracoli. Vittoria in trasferta anche ieri a Catania, con la classifica che ora dice più nove sulle più dirette inseguitrici, il Bologna e il Frosinone. proprio il Bologna, che ha vinto ieri in rimonta a Lanciano, resta l’unica squadra ad avere in qualche modo rispettato i pronostici di inizio stagione, essendo, per il resto, la graduatoria della cadetteria, abbastanza anomala rispetto alle previsioni. In molti scommettevano sul Perugia, dopo l’avvio sprint degli umbri, che ora invece viaggiano in zona di centro classifica. prima dell’inizio del campionato si era puntato sul Livorno, ai margini ella zona play off, ma anche sul Pescara che stenta a trovare continuità, e soprattutto sul Bari, che dopo l’exploit della passata stagione non è invece riuscito a ripetersi, almeno non fino a questo punto della stagione. La grande delusione è rappresentata certamente dal Catania, sconfitta ieri dalla capolista Carpi davanti al proprio pubblico, incapace di reagire nonostante i cambi in panchina, che potrebbero non essere terminati qui. Gli etnei dovranno reagire in qualche modo, se non vogliono rischiare addirittura di dovere lottare per la permanenza in serie B. Ritornando all’Avellino, la squadra biancoverde ha chiuso secondo le aspettative dei tifosi, con un piazzamento tra le prima, con il secondo posto ad un tiro di schioppo e la prospettiva di migliorare ancora. Castaldo viene incoronato re del 2014, con la sua immutata vena realizzativa, nonostante ad inizio campionato sembrasse destinato ad un ruolo più marginale rispetto alle altre stagioni. Rastelli tuona e si arrabbia con chi lo accusa di essere indeciso sulle scelte e intanto parla con i fatti, consegnando un bottino di punti importanti e mettendo la squadra biancoverde nella condizione di sognare, insieme ai propri tifosi, una lotta per la serie A fino all’ultimo respiro. Mettendosi di diritto, insieme a Carpi, Frosinone e Spezia, tra le squadre rivelazione del campionato.
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