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Serie C, il presidente Ghirelli: "Nessuno deciderà senza il giudizio di noi tutti"

Calcio. Nuovo intervento di Francesco Ghirelli sulla tematica della eventuale ripresa del campionato di serie C. Il presidente non usa mezzi termini nell’affermare che si continuerà sulla linea di fermezza adottata sin dall’inizio dell’emergenza.

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, è ancora una volta ritornato sull’argomento che più di ogni altro sta tenendo banco in questi giorni nel mondo del calcio professionistico: il ritorno al calcio giocato e le modalità per un graduale ripristino dell’attività agonista. Approfittando delle festività pasquali, Ghirelli ha rivolto gli auguri a tutti i club della categoria che presiede, ribadendo il concetto che “L’assemblea è l’unico organo che può decidere” in merito all’eventuale ritorno in campo e alle modalità da adottare. L’organo collegiale avrebbe dovuto riunirsi, nelle intenzioni del Presidente, tra il 15 e il 20 aprile, pensando che il decreto Cura Italia 2 fosse emanato tra il 10 e il 13 aprile. Sul decreto c’è uno slittamento di date e su questa sarà posizionata la data per la convocazione dell’Assemblea. “Ora siamo concentrati sul decreto perché potrebbe essere importante per i nostri club – scrive Ghirelli in una lettera pubblicata sul sito TuttoC.com -. Non vi preoccupate senza motivo, nessuno deciderà cosa fare senza il giudizio di noi tutti. Se qualcuno vuol divertirsi sulle date, do un consiglio: giochino i numeri al superenalotto, hanno più probabilità di vincere. C’è ancora un convitato di pietra che decide, il maledetto virus. Noi abbiamo deciso il 21 di febbraio scorso quale fosse la nostra linea: la salute e la difesa dei nostri club. Assicuro che finché ci sarò io, presidente pro tempore, nessuno dall’esterno ci dirà cosa fare affinché possano piegarci ai loro personali interessi. Ognuno di noi ha una traccia che si porta dietro, non alligna in me né pubblicamente né nelle segrete stanze e nemmeno nelle telefonate private avere una lingua biforcuta ed in più sono alieno alle sudditanze con amici e con non amici. Un grande abbraccio con la schiena ‘ritta’”. Parole decise e nette, a conferma di una linea adottata sin dalle prime battute dell’emergenza, quella della coerenza e della fermezza.

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