Due tifosi del Bari sono stati arrestati dagli agenti della Digos, con l'accusa di danneggiamento aggravato e lancio di materiale pericoloso . Prima dell'inizio della partita al "San Nicola" contro l'Avellino, un gruppo di sostenitori biancorossi, nascosti dietro alcuni cespugli ed auto in sosta, ha lanciato pietre ed altro materiale pericoloso colpendo il vetro posteriore di un furgoncino con a bordo tifosi dell'Avellino e cercando di lanciare un candelotto fumogeno all'interno del furgone, dove vi erano anche minori.
Dopo la fuga, anche grazie all'ausilio dell'elicottero della Polizia di Stato in servizio di sorvolo sullo stadio, una pattuglia ha individuato e bloccato due di loro. I due fermati, un 21enne ed un 23enne: il primo è stato denunciato a seguito dei disordini avvenuti in occasione dell'incontro tra il Bari ed il Lecce calcio, circostanza nella quale gli venne imposto il Daspo della durata di due anni, il secondo era stato invece denunciato in occasione della partita Bari-Cesena nel 2013. Gli arrestati sono finiti agli arresti domiciliari. La polizia ha inoltre denunciato un tifoso dell'Avellino per il reato di oltraggio a Pubblico Ufficiale.
I due teppisti sono stati subito scarcerati. Il giudice ha convalidato gli arresti ma non ha emesso alcuna misura cautelare nei loro confronti su richiesta della stessa Procura, disponendo l'immediata remissione in libertà dei due indagati.Il loro avvocato ha chiesto termine per valutare se chiedere un rito alternativo per il giudizio, l'abbreviato, o proporre la messa alla prova. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 10 dicembre.
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