Le grandi manovre in casa Ariano dovranno riprendere dalla ricerca ed individuazione dell’allenatore. La rottura e l’addio polemico con mister Pirone hanno aperto un nuiovo spaccato in casa della Vis, che oltre a dover programmare il futuro della squadra, deve concentrarsi anche sulla ricerca di un nuovo tecnico. L’argomento viene glissato dalla società, che al momento non intende sbottonarsi. Ma si è già al lavoro per individuare soluzioni a quella che tra l’altro sembra essere una destinazione logica di un cammino che sin da subito era parso artificioso. Quello tra Pirone e l’Ariano era stato il classico matrimonio di convenienza, nel quale ognuna delle parti ha svolto il proprio compito con l’obiettivo finale di lasciarsi. Pirone dalla sua ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto, ma è chiaro che, dalla reazione registratasi in casa Ariano, non si aspettava altro che l’occasione per vuotare il sacco e non mandarle certo a dire al tecnico che ora potrebbe cambiare regione e categoria.- in casa Ariano invece potrebbe ritornare in auge la soluzione interna. L’anno scorso l’avventura era iniziata nel migliore dei modi sotto la guida di Gerardo Del Vecchio, che poi aveva dovuto fare un passo indietro di fronte ad una sequela di risultati negativi che rischiavano di compromettere la salvezza della formazione arianese. Il suo encomiabile gesto di responsabilità era legato però al momento contingente, ad una situazione di spogliatoio particolare, ed all’emergenza determinatasi a causa dell’avvicinarsi della fine della stagione. La rivoluzione non ci sarà, ma sicuramente cambieranno molte cose anche a livello di rosa. E tanto potrebbe anche suggerire un ritorno in pan china di Del Vecchio, che nel frattempo si è dedicato al settore giovanile con dedizione e competenza. Interpellati sul punto i dirigenti della Vis Ariano rispondono con un no comment che non è una negazione dell’eventualità, e che quindi sa come di opportunità, come soluzione possibile. L’alternativa sembra essere poi agli antipodi rispetto alla soluzione interna. Perché, nel caso in cui dovesse decidersi diversamente, ovvero di pescare un allenatore nuovo, non impegnato, allora si andrebbe a guardare in giro per individuare qualche tecnico in grado di imprimere un marchio importante sull’allestimento della squadra e la gestione del campionato. Anche su questo argomento però la società glissa. Ed allora non resta altro da fare che attendere lo sviluppo delle cose, sperando che qualcosa di importante accada a breve.
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