Stare con i piedi per terra, cercare di non esaltarsi troppo e non penare di essere i migliori se non quando i giochi sono fatti. Mister Del Vecchio ha cercato di predicare umiltà fin dal momento in cui la sua squadra, la Vis Ariano 1946, ha cominciato a tallonare le squadre di vertice, ed anche quando si è portata da sola al comando non ha mai fatto proclami ed anzi non ha mai perso occasione per evidenziare limiti ed errori della sua squadra. Eppure sembra che la lezione impartita dal tecnico non sia stata recepita dalla squadra, che invece ha sprecato nel giro di una sola partita il patrimonio acquisito con costanza e sacrifico nel corso di un terzo di campionato. La Vis Ariano contro il Rione Mazzini è uscita sconfitta dal campo, ma a preoccupare è soprattutto un dato: non è la prima volta che accade che la compagine del Tricolle venga meno in momenti cruciali. Aveva perso la gara interna contro la Mariglianese in uno scontro diretto che andava vinto per forza di cose. In quella circostanza certamente non era stata indifferente la mano del’arbitro sull’esito della gara, ma comunque i giocatori di Del Vecchio perdevano le staffe senza recuperare il risultato. Quando poteva sprintare la squadra del Tricolle si è fermata sul campo dell’ultima in classifica facendosi rimontare all’ultimo minuto dopo essere passata in vantaggio sessanta secondi prima. Ora che bisognava blindare la vetta si è alzata bandiera bianca sul campo di una squadra che prima di domenica aveva sette punti di ritardo sull’Ariano, il Rione Mazzini, che evidentemente ha trovato grandi motivazioni per affrontare la partita contro la compagine del Tricolle. Il risultato è che, sprecando queste occasioni che non sono certamente gli scontri più difficili del campionato, si rischia di accumulare quella zavorra che a lungo termine non consente di spiccare il volo e mettersi in corsa seriamente per la vittoria finale. Tutto prematuro, ovviamente, in relazione al discorso promozione, ma sembra opportuno che si faccia un po’ di autocritica in squadra e che si individui qual è il meccanismo che innesca una sorta di fastidiosa deriva che conduce a lasciar punti per strada in gare che non appaiono proibitive. Si vedrà se la squadra arianese riuscirà a fare meglio domenica, quando al Renzulli arriva il Miranda, che ha riconquistato posizioni di vertice nel giro di due settimane. Scontro diretto da non sbagliare dunque per la compagine di Del Vecchio. Che ha un bel da fare in questa settimana.
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