A mente fredda si cerca di analizzare il momento della Vis Ariano. Le dinamiche che hanno portato a risolvere il rapporto con Antonio Puzio, che ha salutato e rimesso la squadra nelle mani di mister Del Vecchio. Dispiace vedere partire Puzio, persona mite e competente nel suo settore. Con lui, fin quando ha potuto gestire una rosa normale, e dunque prima di una serie infinita di infortuni tra cui quello più grave occorso a Santosuosso, ma non bisogna dimenticare tutti gli altri, ha saputo dare un’anima ed una identità ad un gruppo molto giovane e a tratti inesperto, come quello che aveva a disposizione. L’impronta di gioco era sotto gli occhi di tutti. L’Ariano aveva sviluppato delle caratteristiche inequivocabili, come l’attesa degli attacchi avversari, in fase di non possesso, dietro la linea della palla, piuttosto che i movimenti in sovrapposizione degli esterni per creare la superiorità nelle azioni di contropiede. Poi la serie sfortunata di eventi. Di qui la netta sensazione che se Puzio avesse avuto a disposizione, almeno il capitano Santosuosso, oggi staremmo parlando d’altro. Bene la soluzione interna. Voltata la pagina, sarebbe inopportuno esporre i giovanissimi calciatori biancoazzurri allo stress di dover conoscere un nuovo allenatore e doversi abituare a nuove abitudini e nuovi ritmi. Inoltre si correrebbe il rischio di dovere accontentare nuove richieste in termini di calciatori da impiegare in magia biancoazzurra, con il rischio di rendere ancora più vulnerabile uno spogliatoio minato sin dall’inizio dalle tante vicende legate ad una panchina che, mai come quest’anno, è stata scottante. Gerardo Del Vecchio ha guidato per anni la squadra in Eccellenza, per poi decidere di farsi da parte, dopo la conquista dell’Eccellenza, a vantaggio di allenatori più esperti della categoria. Ma evidentemente non basta. Ed allora perché non mettersi in gioco nuovamente? L’occasione per traghettare la squadra alla salvezza è ghiotta. Per Del Vecchio sarebbe un bel successo personale. D’altronde, per come stanno oggi le cose, con la squadra terzultima e senza grandi prospettive, peggio di così non può andare. L’esordio di Del Vecchio non sarà dei più facili. Anzi: inizio peggiore non si poteva forse immaginare. Si va a fare visita alla capolista Gragnano.
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