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Alunno obbligato dalla scuola a pagare le tasse. L'Adoc avverte: "L'istruzione è gratuita"

Adoc

L’Adoc, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, comunica: "è giunta a questa associazione una segnalazione di un cittadino, padre di un minore iscritto al secondo anno della scuola superiore, che lamentava la circostanza di aver ricevuto a casa una messa in mora da parte dell’istituto scolastico frequentato dal figlio, con la quale si minacciava la mancata iscrizione dello studente, se lo stesso non avesse provveduto al pagamento delle tasse scolastiche, nonostante l’esibizione della documentazione attestante il reddito. L’Adoc si è già attivata per tutelare i diritti dell’utente interessato, però, allo stesso tempo, presumendo ragionevolmente che tali illegittime condotte siano perpetrate  a danno anche di altri studenti in situazioni analoghe, tramite gli organi di stampa, desidera chiarire che in Italia vige il principio di obbligatorietà e gratuità dell’istruzione.
L’art. 1, comma 1 del D.M. 22 agosto 2007, n. 139 – regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione – ha stabilito che l’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all’art. 1, comma 622, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296. Resta, pertanto confermato l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche erariali per gli studenti che si iscrivono al primo, al secondo e terzo anno dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, come sancito dalla Circolare Ministeriale n. 9, prot. 749, che stabilisce anche i limiti massimi di reddito. L’Adoc infine, denuncia la scarsa trasparenza dei costi di iscrizione agli Istituti scolastici superiori. Le cronache recenti hanno più volte evidenziato la circostanza che i medesimi istituti scolastici sono soliti intimare ai propri iscritti il pagamento dei contributi scolastici, pena la mancata iscrizione o una valutazione negativa del rendimento.
Anche a tal proposito, l’Adoc precisa che i contributi scolastici sono totalmente volontari, in ossequio al citato principio di obbligatorietà e gratuita dell’istruzione, devono essere indirizzati esclusivamente ad interventi di ampliamento dell’offerta formativa e le famiglie devono essere adeguatamente informate in merito alle attività che saranno finanziate con gli stessi contributi, in modo da dare loro la possibilità di decidere se e quali attività sostenere. L’Adoc invita gli studenti e le famiglie interessate a denunciare tali illegittime condotte, collegandosi al sito www.occhioaituoidiritti.it"

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