Spingere il governo ad emanare un decreto sulla bonifica dell’ex isochimica così come avvenuto per la terra dei Fuochi. E’ questo l’obiettivo della deputazione irpina del Pd in Parlamento che ha avviato un pressing sul premier Renzi. Non solo, dai parlamentari arriva la richiesta al Ministero dell’Ambiente di costituirsi parte civile nel processo per il disastro ambientale di Pianodardine e per i danni arrecati allo Stato. Lo strumento per ottenere questo doppio risultato potrebbe essere quello di una risoluzione della commissione ambiente che impegni il governo ad occuparsi direttamente della vicenda. La seduta ha dato l’ok all’iniziativa. Intanto il sottosegretario Velo, sempre in Commissione, ha risposto all’interrogazione presentata, tra gli altri, da Valentina Paris e Luigi Famiglietti su bonifica, messa in sicurezza e screening. Velo ha spiegato che la questione sollevata investe una materia devoluta agli enti locali e di non avere a disposizione sul proprio bilancio le risorse necessarie all’esecuzione degli interventi richiesti. Nonostante la risposta negativa, il viceministro ha lasciato aperto uno spiraglio: i fondi infatti potranno essere reperiti in sede di redazione del Piano nazionale Amianto. Altro nodo da sciogliere è quello dei prepensionamenti: la richiesta riguarda 176 soggetti segnalati dall’Inail affinché venga riconosciuta la loro malattia professionale. Trattative sono in corso per trovare lo strumento adeguato a garantire le indennità. Infine, continua la battaglia delle mamme di Borgo Ferrovia per la sicurezza delle scuole. In occasione della visita del ministro dell’Istruzione, hanno sollecitato l’onorevole Giannini, attraverso una lettera, ad interessarsi di un istituto ‘’dove 300 bambini – si legge nella missiva – sono ostaggio di un preoccupante inquinamento ambientale mentre le operazioni di messa in sicurezza del vicino stabilimento proseguono con ritardo’’.
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