Ennesima fumata nera per la ripresa dei lavori del centro autismo di Avellino. Il summit in comune tra il neoasessore Caterina Barra e l’Aipa non ha dato i risultati sperati. Un nuovo vertice si terrà il nella prima settimana di agosto, ma la vicenda va sempre più complicandosi. Intanto la ditta Piano ancora non ha regolato la propria posizione contributiva all’Inps, atto propedeudico alla riapertura del cantiere. Non solo, la stessa ditta non ha ritirato nemmeno la richiesta di rescissione del contratto nonostante una parte dei 900mila euro che spettano sia stata erogata. Barra è determinata ad andare avanti: ‘’Mi risulta –dice- che ci sia ancora la volontà di andare avanti e completare la struttura. Qui c’è in gioco il futuro di centinaia di famiglie’’.
Delusione arriva invece dall’Associazione Pianeta Autismo. Il cantiere ormai è fermo da circa un anno. ‘’Siamo stanchi di aspettare’’, dice la presidente Elisa Spagnuolo che in una lettera alla città scrive: ‘’Pare che migliorare la vita a chi vive in questa terra non sia possibile e ogni volta che ti avvicini a un traguardo questo ti viene spostato più in là da una mano invisibile e sbeffeggiante. Mi chiedo a chi dà fastidio il Centro per l’Autismo. Quali perversi equilibri può rompere il voler curare veramente i nostri figli? Quali interessi vengono lesi se loro finalmente si appropriano di quel diritto alla vita finora negato?’’
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