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Chiude l'ambulatorio di salute mentale: protesta la Cgil

asl av

''Negli ultimi giorni di Pompei dobbiamo registrare l’ennesimo atto monocratico dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino e del suo management ancora una volta inteso a destrutturare un servizio al pubblico ed a penalizzare, in questo caso, il centro capoluogo''. Lo rende noto in un comunicato la Cgil di Avellino.
''Nei giorni scorsi, infatti, è stata assunta la decisione di chiudere l’unico Ambulatorio di Salute Mentale presente nel territorio della città di Avellino trasferendo il servizio in un altro Distretto Sanitario. Anche questa volta, come nel caso della chiusura delle farmacie territoriali sulle quali l’Asl di Avellino ha dovuto registrare l’ennesima figura barbina per una decisione sconfessata dalla stessa Regione Campania, si tratta di un provvedimento che penalizza gli ammalati ed i loro familiari; insomma la parte più debole della Città di Avellino che già tante volte è stata colpita dalle decisioni dell’Azienda Sanitaria Locale. Nel non comprendere , fra l’altro, la ratio della decisione assunta non essenso state comunicate ad alcuno le motivazioni, la CGIL di Avellino e la FP CGIL stigmatizzano ancora una volta il comportamento dell’Azienda che assume decisioni di tale importanza senza il confronto preventivo con le istituzioni, con le parti sociali e senza tenere in alcuna considerazione le persone in carne ed ossa e le loro difficoltà. Pertanto, la CGIL di Avellino e la FP CGIL chiedono l’immediato ripristino dell’Ambulatorio e sostengono l’azione di coloro i quali, in primis il Sindaco del Comune di Avellino anche nella qualità di Presidente del Comitato di rappresentanza dei Sindaci Asl di Avellino, intendono aprire insieme al sindacato una vertenza contro questa ennesima, deplorevole, decisione''.
 

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