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Gestione rifiuti, il Tar conferma la legittimità di Irpiniambiente

Domenico Gambacorta

Si chiude la querelle davanti al Tar del Lazio tra la Provincia di Avellino e F.I.S.E., la federazione servizi di Confindustria che si opponeva alla costituzione della società provinciale Irpiniambiente.
La Federazione Imprese di Servizi (F.I.S.E.) aveva proposto al Tar del Lazio un  ricorso per ottemperanza contro la Provincia di Avellino, sostenendo che la Provincia  non aveva correttamente eseguito la sentenza in quanto l'attività di Irpiniambiente sarebbe dovuto terminare il 31 dicembre 2012. Oggi c’è stata l’udienza al Tribunale Amministrativo per affrontare la questione. In quella sede, i legali di F.I.S.E., hanno deciso di rinunciare alla causa e di chiudere definitivamente la vicenda, che si trascina da circa due anni.
Com’è noto, con la sentenza n. 1523 del 17 febbraio 2011, la sezione prima bis del Tar Lazio aveva respinto il ricorso della Federazione Imprese di Servizi (F.I.S.E.) avverso il provvedimento con il quale la Provincia di Avellino aveva istituito la società Irpiniambiente affidando alla stessa il servizio di gestione integrata dei rifiuti.
Secondo i giudici del Tar Lazio – è scritto in quella sentenza - il comportamento della Provincia di Avellino è stato assolutamente legittimo in quanto “in considerazione delle previsioni statuarie, deve ritenersi la sussistenza dei requisiti cui è subordinata la possibilità di ricorso all'affidamento in house, postulando l'assetto impresso alla società Irpiniambiente un rapporto tra gli organi societari e l'ente  pubblico affidante il potere di quest'ultimo di indirizzare tutta l'attività societaria attraverso strumenti pubblicistici e privatistici, esercitando altresì il controllo e la vigilanza sull'attività, anche mediante poteri ispettivi ed il controllo del bilancio, con totale e diretta dipendenza della società affidataria dall'ente controllante quanto a strategie e politiche aziendali”.
Ora la decisione dei legali di F.I.S.E. che hanno scelto di di rinunciare alla causa.
 
“E’ confermata la legittimità del percorso giuridico-amministrativo che ha portato alla istituzione di Irpiniambiente nel mese di dicembre 2009. Percorso che ha consentito non soltanto di garantire occupazione (l’istituzione del soggetto pubblico ha evitato licenziamenti), ma anche una qualità dei servizi ai cittadini che ha permesso di raggiungere eccellenti risultati sul piano della raccolta differenziata – dichiara l’assessore provinciale all’Ambiente, Domenico Gambacorta -. Non abbiamo mai negato la possibilità alle aziende private di collaborare con la società provinciale, per quello che riguarda alcuni particolari settori del ciclo dei rifiuti, dispiace però dover registrare questa pervicacia di F.I.S.E. che spero si sia definitivamente chiusa”.
 
Secondo l'avvocato Giancarlo Viglione, difensore della società Irpiniambiente, “la tesi di FISE secondo cui il “Regime derogatorio di cui al D.L. 195/2009 – al quale deve l'esistenza Irpiniambiente – non continua a trovare applicazione”, trova la più eloquente smentita nel comportamento processuale della stessa ricorrente. Questa vicenda non può che confermare la legittimità della scelta operata dalla Provincia di costituire la società Irpiniambiente”.
 
La decisione della Provincia di Avellino, fortemente voluta dal presidente Cosimo Sibilia e condivisa all’unanimità dal Consiglio provinciale, di costituire una società a totale capitale pubblico dell’ente è stata seguita anche dalle altre quattro amministrazioni provinciali della Campania. 

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