Non sono confortanti i dati sulle morti bianche in provincia di Avellino, che occupa i primi posti nella classifica nazionale. L’Irpinia è risultata infatti 12esima in Italia per incidenza di decessi ed è seconda dopo Benevento che per il triennio 2010-2012 detiene il primato in tema di morti sul lavoro. Salerno invece è al 49esimo posto in Italia con 28 decessi per infortunio; segue Caserta al 69esimo con 15 morti bianche ed infine Napoli che risulta al 96esimo posto con 32 morti su oltre 2milioni di occupati. Dati allarmanti dunque per la provincia di Avellino, dove i tanti decessi per infortunio indicano un’arretratezza nell’applicazione delle norme di sicurezza. Vengono disattese le più elementari regole soprattutto nell’agricoltura, nell’edilizia e nell’industria. I sindacalisti, nell’analizzare i dati diffusi, non possono non evidenziare come la crisi abbia determinato l’aumento del lavoro nero che non garantisce il lavoratore il quale molto spesso per pochi spiccioli, si trova a svolgere attività poco sicure. Secondo il Report dell’osservatorio veneto, i settori economici più colpiti da incidenti restano comunque quelli sopraindicati con livelli altissimi, peggiori di 10 anni fa.
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