E' ancora scontro tra irpiniambiente e i sindaci sul costo del servizio di raccolta dei rifiuti. Costo che la società provinciale ha deciso di aumentare scatenando le ire dei primi cittadini. Oggi è il turno di Paolo Spagnuolo di Atripalda che, come il suo collega Giuditta di Summonte, chiede che sulla gestione del servizio ci sia un confronto con i sindaci. Al momento- denuncia- il potere contrattuale dei comuni è pari a zero. I sindaci hanno le mani legate, né possono stabilire costi e servizi, né possono rivolgersi al libero mercato visto che con la provincializzazione sono costretti a fare affidamento ad Irpiniambiente. Inoltre ci si chiede come mai, nonostante l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata, la tassa continui a crescere. A spiegarlo ci prova Raffaele Coppola, commissario di palazzo Caracciolo. Il provvedimento – dice – è stato necessario a causa dei mancati trasferimenti regionali. C’è, inoltre, da aggiungere il costo per i termovalorrizatore di Acerra, che prima non era conteggiato. Si tratta di 70 euro a tonnellata.
Coppola si dice anche disponibile a raccogliere l’invito dei sindaci affinchè sulla gestione della società si avvii un confronto. La proposta era giunta da Giuditta, il qualche aveva chiesto al prefetto di convocare un tavolo. Proposta condivisa, in un recente incontro, anche da altri sindaci come quelli di Lioni e di Grottaminarda.
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