Una cerimonia per ricordare Salvatore De Vivo, assistente capo di Polizia Penitenziaria presso il carcere di Bellizzi, morto nell’espletamento del servizio. Colto da un infarto mentre era sul muro di cinta del penitenziario. A lui è stato dedicato il nuovo padiglione del carcere avellinese. Una cerimonia commovente alla quale hanno presso parte anche i familiari. Una targa è stata consegnata alla madre di De Vivo dalla direttrice del carcere Cristina Mallardo.
La cerimonia è stata anche l’occasione per fare il punto sulle condizioni di vivibilità del carcere di Avellino.
Resta il problema del sovraffollamento. Settecento i detenuti ospitati per una capienza che si aggira intorno alle cinquecento unità. Ci sono celle dove in 25 metrI quadri vivono fino a 12 dodici detenuti.
Il nuovo padiglione ha una capienza di circa 150 posti. Si tratta di un padiglione all’avanguardia, riservato ai detenuti che presto usciranno e che serve proprio a favorirne il reinserimento. Qui i detenuti si muovono liberamente all’interno della struttura e praticano attività didattiche grazie all’impegno del Liceo Artistico De Luca. Ma le attività lavorative non riescono però a coinvolgere tutti. Ancora troppi sono quelli costretti, negli altri padiglioni, a passare buona parte della giornata in cella.
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