Sindaci in rivolta contro i nuovi tagli messi in campo dall’Asl. Una riunione urgente e straordinaria è stata convocata questa mattina presso la sala consiliare del comune capoluogo per chiedere un incontro immediato al manager della Azienda Sanitaria Locale Sergio Florio. La nuova sforbiciata riguarda l’assistenza a domicilio: 1100 pazienti che ne usufruisco, spesso malati gravi o terminali, rischiano di rimanere senza cure e costretti a recarsi presso i plessi ospedalieri. Oltre ai malati, c’è anche il problema dei 200 addetti della cooperativa che si occupa dell’assistenza su tutto il territorio irpino e che potrebbero perdere il lavoro.
Alla rabbia dei sindaci e degli addetti al settore, si aggiunge quella delle famiglie dei malati.
A farsi portavoce delle richieste dei primi cittadini, è il sindaco di Avellino Paolo Foti che chiama in causa Florio e annuncia che sulla vertenza non cis sarà nessun passo indietro.
“Bisogna prendere atto – ha detto il Sindaco Foti – che la politica dei tagli lineari messa in atto dal direttore generale dell’Asl è un criterio che sul piano concettuale e generale potrebbe anche funzionare, ma qui bisogna calarsi sui problemi del territorio, sui problemi gravissimi delle assistenze e della fornitura dei servizi. Quindi posso dire tranquillamente, rappresentando la voce di tutti i Sindaci presenti questa mattina a Palazzo di Città, che noi siamo fermamente convinti di opporci con tutte le nostre forze a questa politica dei tagli lineari che non hanno alcun senso, ma che servono solo a far quadrare i conti, evidentemente, alla direzione generale dell’Asl. Rispetto a questo – è l’annuncio del primo cittadino di Avellino – noi chiederemo un incontro formale, ufficiale, urgente, col direttore generale dell’Asl per avere chiarimenti, e per esercitare il nostro potere di indirizzo rispetto alla politica sanitaria in questa provincia”.
Il Sindaco Foti interviene anche sui tagli che stanno riguardando i medici dell’ospedale Moscati di Avellino: “questa è un’altra questione intollerabile, atteso che il Moscati che è un presidio sanitario ormai di livello interregionale, sicuramente regionale, non può più vivere nell’ambiguità del Patto di Stabilità e di un turnover continuamente non intercettato. Il direttore generale e i medici del Moscati possono avere la certezza che al loro fianco avranno tutta la Città e il Sindaco di Avellino rispetto a queste emergenze e a queste criticità”
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