I viaggiatori della valle dell’Ufita in partenza da Avellino alle 14.15, ottengono finalmente un servizio di trasporto dignitoso. I disagi che caratterizzavano le traversate del bus Avellino-Ariano via autostrada e le pietose condizioni a cui erano costretti i passeggeri, ora sono solo un brutto ricordo. Dallo scorso primo aprile, infatti, a causa di un ulteriore taglio alle corse, in particolare di quella delle ore 14.00 in partenza da Avellino e diretta ad Ariano, i viaggiatori che per motivi di studio o lavoro si recano ogni mattina nel capoluogo irpino, erano costretti a impegnarsi in una logorante caccia alla poltrona. Chi non riusciva nell’impresa era costretto a restare in piedi per tutta la durata del viaggio. Dopo le ripetute proteste dei pendolari, l’Air è corsa ai ripari e, non avendo altri mezzi a disposizione, ha trovato una soluzione tampone. Dopo un’analisi dettagliata delle esigenze del territorio ufitano, i dirigenti della società di trasporti irpini hanno deciso di operare una modifica al tragitto della corsa delle 13.45 in partenza da Fisciano e diretta a Grottaminarda, così da far coincidere il percorso dei due mezzi. È stato, quindi, previsto un affiancamento dei due autobus diretti a Grottaminarda, presso il cimitero di Avellino, così da consentire lo spostamento, da un mezzo all’altro, dei viaggiatori in eccesso. Tale soluzione pone fine a un disagio ma rischia, pero', di crearne di nuovi. Purtroppo, come spesso avviene quando si operano dei tagli, la soddisfazione dei pendolari in partenza da Avellino si scontra con la delusione dei viaggiatori in partenza da Fisciano. Gli studenti ufitani del polo universitario, a seguito di tale modifica della corsa, impiegheranno circa 20 minuti in più per arrivare a Grottaminarda. Insomma, se da un lato non si può far altro che sottolineare la disponibilità della dirigenza Air e la celerità nell’accontentare le richieste dell’utenza, dall’altro si prende atto dei gravi tagli che investono l’unica azienda di trasporto pubblico in Irpinia. (articolo di Erminio Merola)
Commenta l'articolo