Ferragosto amaro per i dipendenti dell’azienda Amu di Ariano Irpino che, nonostante assicurino costantemente e con grande reponsbilita’, il trasporto dei cittadini in un periodo festivo, vivono l’incubo degli stipendi. Infatti ancora non percepiscono lo stipendio del mese di luglio e si teme anche per agosto. I problemi dell’azienda, piu’ volte denunciati, sembrano aumentino di giorno in giorno e anche se gli amministratori sono distratti dall’organizzare le feste agostane impegnando e sottraendo risorse economiche alle tante questioni da risolvere, non possono e non devono sottovalutare una questione di primaria importanza per la citta’ quale appunto il trasporto urbano che collega le periferie al centro storico. In tempi di crisi si sa che vanno effettuati dei tagli, ma bisogna non penalizzare i servizi. Le organizzazion sindacali, sono sul piede di guerra e si dicono certe che il piano di rilancio industriale tanto decandato, non risponde ai canoni giusti perche’ l’amu possa risollevarsi. Restano ancora in piedi le problematiche legate all’inutile parcheggio di fiumarelle e dei parcheggi a raso e coperti affidati all’azienda che sembra non aiuti del tutto l’azienda. C'e’ necessita’ di altri interventi cercarndo altre soluzioni per risollevare le sorti dei trasporti. In effetti in citta’ il caos si sta registrando da molto tempo e non si registra una volonta’ a risollevare Ariano che un tempo era considerata davvero la citta’ dei servizi. Non e’ piu’ tempo di promesse e i lavoratori dell'Amu sono ormai sfiduciati e mortificati per non essere tenuti in considerazione tanto che potrebbero decidere, proprio in questi giorni, di incrociare le braccia. Anche sul fronte scolastico incalzano ancora le polemiche, a giorni si costituira’ un comitato genitori che vorra’ sapere dall’amministrazione comunale quanto e’ avvenuta la prova di staticita’ e messa in sicurezza degli istituti scolastici piu’ a rischio, in quanto non basta solo la piccola rinfrescata di pareti, ci vogliono azioni piu’ incisive e i comune dovra’ esibire la documentaione che accerti l’avvenuta messa in sicurezza.
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