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Ariano, assemblea anti-Mainiero: il Pd si spacca

Una parte di democratici critica l'iniziativa unitaria delle forze d'opposizione: "Evitiamo di creare equivoci"

''Il Pd non può dare l'impressione che un passaggio occasionale di convergenza tattica delinei uno scenario futuro di una alleanza possibile con il Pdl''

Pd

Da Fabrizio Procopio (dirigente provinciale PD), Leo Del Giacomo (Dirigente PD Ariano Irpino), Catia Rossetti (Dirigente PD Ariano Irpino), Claudio Simonazzi (Segretario GD Ariano),riceviamo e pubblichiamo
"In un momento di grande confusione sentiamo l'esigenza di fare chiarezza ed evitare che iniziative ingenue, da cui ci dissociamo, facciano correre il rischio di confondere le idee sulle reali responsabilità dell'attuale condizione penosa della nostra città. Sono iniziative queste, in grado di determinare equivoci non utili sulle prospettive politiche per venire fuori dal dramma arianese. Questa è una amministrazione basata sul clientelismo, sul trasformismo e sull'inettitudine. Prima sgombra il campo, ridando la parola agli elettori, meglio è per la nostra città. Detto questo va sottolineato come le difficoltà numeriche di questa amministrazione in consiglio comunale non derivino da una dissociazione dalle cose che fa o non fa. La rottura attuale nasce dall'impossibilità di soddisfare tutti gli appetiti di quell'aggregazione di interessi che era la maggioranza dei 17 e, buttati fuori o andati via di loro volontà, una parte si è dispersa. Niente di nobile o che somigli al bisogno di riportare l'interesse generale nell'azione di governo della città. E' sbagliato, allora, solo per una occasionale convergenza di giudizio sul bisogno di mandare via al più presto Mainiero e la sua giunta, accreditarli di una ritrovata verginità facendogli sponda con iniziative comuni. Il PD deve lavorare con i suoi alleati naturali, non escludendo possibili convergenze occasionali con tutti quelli che hanno lo stesso obiettivo: mandare via al più presto Mainiero ed i suoi. Ma il PD non può dare l'impressione che un passaggio occasionale di convergenza tattica delinei uno scenario futuro di una alleanza possibile con il PDL. Con questo partito siamo e restiamo alternativi. In Italia come ad Ariano. Così come siamo alternativi senza, alcuna ipotesi possibile di convergenza futura, con tutto quel mondo "mutante" che oggi sostiene Mainiero e la sua giunta. Crediamo infatti che quel mondo zecchiniano è il vero perno di un sistema di potere ultradecennale, clientelare, personalistico e familistico che condiziona nel male la vita democratica di Ariano con cui non potremo mai avere intese politiche di sorta. Al PD spetta di costruire una alleanza ampia, che vada dalla sinistra fino a pezzi del mondo moderato, per voltare decisamente pagina, attraverso un ricambio profondo di classi dirigenti. Nessuna mistificazione oggi, perevitare confusioni domani".

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