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Ariano, partita la verifica della sicurezza delle scuole cittadine

Franciosa

Dopo la scossa di terremoto registrata sabato mattina, che determinò l’immediata evacuazione degli alunni, portati subito nei vari punti di raccolta, è stato tempestivamente attivato lo screening delle scuole cittadine. L’ingegnere dell’ufficio tecnico, l’assessore Giuliana Franciosa e il sindaco Antonio Mainiero si sono recati nelle varie scuole per rilevare se ci sono stati dei danni e se gli alunni sono in sicurezza. Attualmente sono ancora in corso delle verifiche da parte dei tecnici e da una prima mappatura sembrerebbe che la situazione è assolutamente sotto controllo. Ovviamente la preoccupazione dei genitori degli alunni dell’Itc a Piano della Croce è aumentata, in quanto  da anni si discute sulla staticità di un edificio al cui  interno  alcuni muri sono sorretti dai cosiddetti “cristi” usati nei cantieri. La competenza per questo istituto appartiene alla  provincia più volte sollecitata da genitori, amministrazione e dirigenti scolastici. Ma a distanza di anni, non è intervenuta per mettere in sicurezza la scuola. Per quanto riguarda i plessi scolastici di competenza comunale, quelli maggiormente a rischio perché più antichi, sono la scuola elementare di Calvario e Pasteni e il liceo Parzanese, per i quali sono già stati effettuati degli interventi nel corso degli anni. Ma non è mai abbastanza ed infatti è subito scattato il piano di staticità con i primi rilievi. L’assessore alla pubblica istruzione Giuliana Franciosa ha assicurato che saranno messi a disposizione dei finanziamenti sbloccati dal ministero dell’istruzione, che saranno impiegati proprio per un ulteriore messa in sicurezza di tutta l’edilizia scolastica presente sul territorio arianese. Si tratta di una trance di fondi risalenti al 2007-2008  bloccati dalla Regione e che oggi sono stati sbloccati proprio in previsione di un rafforzamento dei lavori da progettare per gli istituti scolastici.  Quello che resta ancora da  sbloccare è la messa in sicurezza del plesso dei Pasteni dove, pur esistendo un piano di evacuazione con dei percorsi da seguire per arrivare al punto di raccolta, le condizioni e il piano stesso restano precari.

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