Sono in tanti a ritenere che il quadro politico provinciale possa comportare ripercussioni anche sulla vicenda politica e amministrativa della città. Il rimpasto della Giunta e soprattutto le polemiche dichiarazioni del consigliere provinciale Franco Lo Conte, accompagnate da una serie di discussioni sulle vicende relative ai rifiuti, all’Ato e alla gestione delle politiche per i trasporti, non possono considerarsi fatti archiviati. In pratica rischiano di essere messi in discussione anche gli equilibri politici locali. La giunta Mainiero nel luglio scorso è nata grazie ad un accordo tra alcuni popolari per Ariano, ex Pdl , ex Udc , Nuovo Psi e altri consiglieri eletti in liste civiche. Da allora la situazione ha subito delle evoluzioni. Pasqualino Santoro ha rivendicato la sua appartenenza alla lista civica Liberi e Forti, prendendo ulteriormente le distanze dal Pdl; sulla stessa linea anche i consiglieri Pannese, Scaperrotta e infine Giuliani, anche se quest’ultimo con motivazioni diverse. Nel frattempo il consigliere provinciale Lo Conte ha stretto un’intesa con il senatore Zecchino, così come si registra il ritorno a casa del consigliere provinciale Gelormini. Sulla carta la coalizione può contare sempre su 11 consiglieri. Ma negli ultimi tempi qualcosa è cambiato. E’ la vicenda Amu a trasformarsi in una mina vagante per il sindaco Mainiero. Rivendicano la presidenza dell’azienda dei trasporti più gruppi politici e all’interno degli stessi gruppi le designazioni non sono univoche. Si capisce da sé dove si può arrivare. E come se non bastasse, la minoranza sostiene che anche in seno all’Amu vanno rispettate le quote rosa. Una preoccupazione in più per mettere a posto la situazione. C’è chi ritiene, però, che quella dell’Amu sia solo una scusa per riaprire i giochi relativi ad una diversa distribuzione delle deleghe tra assessori, alla designazione di incarichi sovra comunali e per l’acquisizione di posizione di potere. Sullo sfondo sono possibili anche altri cambi si casacca. Le indiscrezioni non mancano, ma hanno tutte bisogno di conferme. Saranno dunque le prossime sedute consiliari a far capire se la giunta Mainiero può continuare ad andare avanti speditamente o se invece le difficoltà emergeranno e renderanno necessaria una nuova verifica. D’altre parte c’è sempre un Pdl in attesa di rivincita e di riaffermazione del diritto di governare la città. Avrebbe determinato la vittoria del sindaco Mainiero, ma non avrebbe affatto digerito di essere stato messo alla porta. Proprio nel momento in cui andavano definite alcune cose importanti: i piani attuativi per il Puc,le decisioni per il mercato settimanale e altre opere pubbliche. Nel centrosinistra, invece, si guarda a tutte queste situazioni con un certo distacco. Ben venga un’interruzione della consiliatura per incapacità del centrodestra a governare la città, ma il discorso per le eventuali alleanze future sarebbe ancora da avviare. Come dire, c’è il rischio di essere impreparati alle nuove emergenze politiche.








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