Il centrosinistra resta alla guida della città di Avellino. E’ Paolo Foti il nuovo sindaco del capoluogo. Nel turno di ballottaggio il costruttore ha travolto il suo avversario, il candidato dell’Udc Dino Preziosi, staccandolo di circa 20 punti. Un successo che era nell’aria, ma non in queste proporzioni.
Alle urne si sono recati il 53,92% degli avellinesi. Il 23% in meno rispetto a quindici giorni fa.
Paolo Foti ha raccolto oltre 15 mila voti superando il 60%.
Preziosi si è fermato poco sotto i diecimila consensi pari ad una percentuale che sfiora il 40%.
Sin dalle prime sezioni scrutinate si è capito che non ci sarebbe stata partita. Foti è andato subito in testa ovunque, nelle periferie e persino a Rione Mazzini, feudo del candidato Udc. E così intorno alle 17 la festa è iniziata prima presso il quartier generale del neosindaco per poi trasferirsi in via tagliamento, sede del Partito Democratico, dove Foti ha tenuto il suo intervento da primo cittadino.
Spumante, applausi e commozione. Festa grande in casa Pd e nel centrosinistra. Ma la vittoria schiacciante è anche il frutto dell’appoggio messo in campo dalle liste di Festa, Trezza e di scelta civica dell’onorevole Angelo D’Agostino. Quella di Preziosi è stata una corsa solitaria che solo un miracolo poteva trasformare in una cavalcata trionfale. Non è bastato l’appoggio di Ciriaco De Mita, forse ha pesato pure il disimpegno del Pdl. Fatto sta che in casa Pd si parla di una vittoria di portata storica. Il motivo è facilmente intuibile. La sfida non era solo tra Foti e Preziosi, ma anche tra De Mita e Mancino. E questa volta il leader di Montefalcione ha avuto la meglio su quello di Nusco.
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