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Comunità Montana dell'Ufita: chiarezza sui forestali

L’Esecutivo: “Basta con le accuse di personaggi in cerca di autore”

Nel mirino del presidente Ciasullo, il consigliere comunale Pasqualino Santoro

attualità (ciasullo)

Dalla Comunità Montana dfell'Ufota riceviamo e pubblichiamo:
"Ci risiamo. E’ ricominciato il gioco preferito da qualche personaggio in cerca di autore di questa provincia: sparare sulla Comunità montana dell’Ufita per tentare di dare un segno della propria presenza e, in qualche modo, giustificare il ruolo che occupa. Un tentativo strumentale e vergognoso, soprattutto perché viene perpetrato sulla pelle dei lavoratori idraulico forestali e delle loro famiglie. Una politica nella quale non ci siamo fatti coinvolgere perché l’abbiamo sempre giudicata meschina e subdola. Ancor più quando a metterla in atto sono le organizzazioni sindacali, che pure ben conoscono i veri responsabili di questo teatrino. Avevamo deciso di non rispondere alle accuse di alcuni assessori e consiglieri comunali di Ariano Irpino che – con le loro farneticanti accuse – hanno mostrato il peggio della politica di oggi: parlare a vanvera di un problema che nemmeno conoscono, tanto per provare a dare un senso alla loro attività politica. Ai lettori intelligenti sarebbe bastato vedere i nomi di questi personaggi per capire tutto. Da questi politicanti di turno e di mestiere come Pasqualino Santoro, del resto, cosa altro potevamo aspettarci? Devono pur dimostrare ai propri elettori - dei quali più di qualcuno è dipendente della Comunità montana dell’Ufita - che tentano di fare qualcosa. Inaccettabile, però, è il nuovo attacco dei sindacati che, ancora una volta, tentano di difendere i veri responsabili delle difficoltà dei lavoratori idraulico forestale: di fronte a questo non possiamo rimanere ancora in silenzio. E’ necessario fare chiarezza una volta per tutte: l’unico responsabile dei gravi ritardi nei pagamenti dei lavoratori idraulico forestali di tutte le Comunità montane è la Regione Campania. La gestione targata Stefano Caldoro mostra, ancora una volta, un evidente disinteresse nei confronti delle zone interne e delle sue comunità. Cos’altro possono fare, senza nuovi trasferimenti di risorse, il Presidente e la Giunta dell’ente montano dell’Ufita che lavorano gratis e si assumono costantemente responsabilità pesanti per evitare che il parassitismo di palazzo Santa Lucia lasci nel più totale abbandono gli operai forestali? E’ bene ricordare che la Giunta ha approvato – con grande senso di responsabilità – il piano di forestazione ed il bilancio del 2012. Ancora, i fondi arrivati nei giorni scorsi sono stati immediatamente utilizzati per il pagamento delle mensilità arretrate. Mentre alcuni personaggi in cerca di autore abbaiavano a vanvera, presso l’ente si lavorava alacremente per garantire una mensilità arretrata ai forestali. Le risorse accreditate hanno permesso di assicurare agli operai l’anticipo di 1000 euro dello stipendio di luglio per gli operai assunti a tempo indeterminato e, nella stessa misura, dello stipendio di agosto per i forestali impegnati nel turn - over. Le casse della Comunità montana sono, adesso, vuote. I milioni di euro che - per sentito dire da Santoro e da qualcun altro - sarebbero stati lasciati dalla precedente gestione come avanzo di amministrazione, pur vincolati in altri capitoli di spesa, per la parte di cassa, sono stati, da subito, utilizzati per il pagamento dei forestali. Se, dall’avvio della gestione Caldoro, ci fossimo basati sulle sole risorse trasferite dalla Regione, i forestali vanterebbero molto più delle attuali mensilità arretrate. I sindacati conoscono bene tutto questo ma capiamo che, in qualche modo, devono cercare di giustificare una certa connivenza con una Regione che ha dimenticato e abbandonato le già travagliate popolazioni delle zone interne. Per questo diciamo basta. Eviteremo, in seguito, di dare risposte a quei personaggi in cerca di autore che tentano di sopravvivere grazie ad una politica che ci illudevamo appartenesse al passato ed alla prima repubblica. Cercheremo, invece, il dialogo con i lavoratori, provvedendo ad organizzare, al più presto, un’assemblea in cui fare chiarezza. Non ci sottrarremo, inoltre, al confronto con i sindacati così come abbiamo sempre fatto per il passato. A tutela della dignità e dell’onorabilità degli amministratori e dell’immagine dell’ente, inoltre, valuteremo con i nostri legali di rispondere con querele e denunce alle farneticanti accuse di questi personaggi". 

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