Sono partiti i trentatré telegrammi per gli operatori sociali del Consorzio A1. Stamane, la sede era svuotata, i volti storici dell’azienda, quelli che da 10 anni badano al settore in 29 comuni dall’arianesese, alla valle ufita, a quella del calore e alla baronia, non sono più al lavoro. e ci si chiede da oggi in poi come si farà con i servizi. Gli utenti quotidianamente si recano presso la sede di via Fontananuova, ed ora cosa succederà? Sempre stamattina il direttore Giuseppe Pippo pare abbia avuto un incontro in Prefettura. Questo pomeriggio, ancora ad Avellino, Cgil, Cisl e Uil si incontreranno per valutare il da farsi. Arriva, nel frattempo, una precisazione dal responsabile Cisl Tullio De Padua. Il rappresentante sindacale spiega che la Cisl non ha mai presentato la richiesta di prorogare i contratti fino al 31 ottobre, bensì De Padua punta alla proroga dei contratti sino a dicembre 2012 per poter avviare un discorso di stabilizzazione e quindi anche bandire un concorso. Questo ragionamento è supportato da un’ultima notizia circa lo stato di salute delle casse dell’Azienda Consortile. Sembra, infatti, che l’azienda non sia in passivo e c’è chi fra gli operatori rifiuta la tesi della riduzione dei servizi e del personale per la mancanza di fondi. Ci sarebbero, infatti, accrediti della Regione presso la tesoreria di una banca. Questo lascerebbe presumere ad una condizione di cassa non così pessima come previsto. Si tratterebbero di cifre dimenticate. 1 milione e 180 mila euro circa depositati presso una banca. Ma quanto riferito sembra essere al vaglio degli amministratori per comprendere al meglio la questione economica.
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