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Emergenza neve ad Ariano, Caso attacca: ''Si chieda scusa alla città''

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Da Michele Caso, consigliere comunale del Partito Democratico, riceviamo e pubblichiamo:
''Puntuale come un orologio, dopo le prime critiche, arrivano in soccorso i pretoriani di turno per difendere l’indifendibile. Questa volta è il turno della consigliera Savino.
Premesso che ho un’ottima considerazione della collega, non dobbiamo dimenticare che il 31 dicembre del 2014 la città fu letteralmente bloccata da 5 centimetri di neve, trovando l’amministrazione impreparata e disorganizzata.
Memori di quanto era successo, domenica 17 gennaio in tanti hanno letto con quanta enfasi ed orgoglio il sindaco, con un post su Facebook, elogiava la macchina amministrativa per la capacità dimostrata al punto da affermare: “Nessun disagio sulle strade comunali” e conseguentemente invitava la cittadinanza a godersi l’ebbrezza di una Villa Comunale innevata. E’ evidente che in questo modo ci si è voluto accreditare, agli occhi dell’opinione pubblica come un’amministrazione efficiente e tempestiva. Purtroppo il vecchio detto “chi si loda si sbroda” non sì è smentito.
Quello che è successo subito dopo è sotto gli occhi di tutti: lunedì mattina il pronto soccorso è stato liberato da un cittadino con il suo mezzo agricolo, poi c’è stato  il balletto di dichiarazioni e smentite, del sindaco, sulla chiusura delle scuole, il servizio delle circolari giovedì è stato incompleto in quanto diverse contrade non erano transitabile. Questi sono solo alcuni degli episodi più rilevanti, e potremmo continuare.
Ora mi chiedo: perchè si tenta di enfatizzare tanta efficienza, quando non c’è? Governare bene, essere funzionali, tempestivi, trovarsi preparati rispetto ad eventi climatici annunciati, è il primo dovere di una buona amministrazione. Anziché stentare una difesa d’ufficio, forse sarebbe stato più opportuno chiedere scusa, a tutta la cittadinanza, per gli innumerevoli disagi che ha dovuto affrontare. O meglio ancora ringraziare i cittadini che spontaneamente si sono adoperati silenziosamente per fronteggiare l’emergenza. Per esempio alcuni residenti di contrada Foresta, a cui va tutto il personale apprezzamento, si sono tassati per liberare le strade.
Cara collega:il silenzio e la modestia pagano molto di più della presunzione''.

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