“Non credo che sia un atto di forma quello di stare al fianco dei lavoratori in generale – ha esordito Foti – anzi è un atto di sostanza dei cittadini ad essere al fianco dei lavoratori. Sono qui perché io vengo dal mondo del lavoro – da un’altra parte, non quella dei lavoratori ma quella degli imprenditori – e so bene quanto sia necessario avere un rapporto leale, diretto, non di forma ma di sostanza, con i lavoratori. Nel momento in cui il lavoro viene messo in discussione, viene messa in discussione la dignità della persona. Quindi – ha proseguito il primo cittadino – quando si parla di persona, a prescindere dalla condizione di lavoratore, io ritengo che il sindaco di una città abbia il dovere nei limiti delle sue possibilità e dei suoi poteri di essere presente, di essere al fianco dei lavoratori e dei cittadini. Non sono una persona che nella sua vita ha fatto promesse per carpire la benevolenza della gente o per incassare qualche consenso. Non ho mai fatto promesse in vita mia, figuriamoci adesso se io intenda fare promesse a persone che ho il dovere di rispettare, e che sono i lavoratori in generale e nel caso specifico voi operai dell’ASM. Desidero stare al vostro fianco – ribadisce Foti – e se questo tavolo della prefettura sarà attivato io farò insieme a voi pressing sulle istituzioni affinchè si occupino di questa questione e si eviti di interrompere oggi o nelle prossime settimane questa unità produttiva che fa parte del contesto della città. Avellino ha bisogno che questo nucleo industriale venga rilanciato nella sua interezza, in tutte le sue unità produttive che sono state il vanto dell’industria in Campania. Io sto partecipando attivamente, da quando sono stato eletto sindaco, al tavolo di governo per lo sviluppo i cui protagonisti sono sostanzialmente Confindustria, le organizzazioni sindacali e altre istituzioni del territorio. Il nucleo industriale perchè possa rivedere la luce deve innanzitutto tener fermo il tessuto produttivo esistente ma agganciarsi a tutti i fattori di sviluppo che prevedono le provvidenze regionali ed europee. Mi riferisco alla piattaforma logistica dell’Ufita. Noi abbiamo previsto – rivela il sindaco - una mini piattaforma logistica in questo nucleo industriale che possa mettersi in collegamento con quella piattaforma che avrà un’importanza molto più ampia. Così come io ritengo che queste infrastrutture di carattere logistico rappresentino il valore aggiunto per le industrie esistenti qui nel nostro nucleo per continuare, per poter immaginare di avere una visione di sviluppo delle proprie attività. Il che significa anche – ribadisce Foti - che il nucleo industriale di Avellino non può restare più isolato e ripiegato su se stesso. Per noi è una grande opportunità anche intercettare la strada ferrata perché ciò significa che la stazione ferroviaria di Avellino non può restare più un involucro vuoto. La strada ferrata deve per questo arrivare al nucleo industriale - come pure è previsto - perché queste attività hanno necessità logistiche, di collegamento, che non sono soltanto quelle su gomma. Io sono ottimista – dice Foti – perché queste situazioni si stanno sostanziando in questo tavolo dello sviluppo. Stiamo per sottoscrivere il protocollo e questo significa ottenere finanziamenti governativi, finanziamenti regionali, ma soprattutto finanziamenti comunitari. Perché l’ultimo treno per il nostro Paese e in modo particolare per la città di Avellino sono le risorse europee. Altrimenti non potremo fare più nulla. Spero – conclude il sindaco – che il rappresentante di governo, il Prefetto, organizzi questo tavolo. E in ogni caso lo solleciterò a riunire gli attori principali di questa vertenza per giungere a una soluzione nell’interesse dei lavoratori e della nostra città”








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