"La recente L. 14 settembre 2011 n. 148 di conversione in legge con modificazioni del D.L. 13 agosto 2011 n. 138 ha riportato prepotentemente alla ribalta la questione della riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudizia - così l'Avvocato Testa in una nota inviata al sindaco di Frigento, Luigi Famiglietti -. In ultimo va detto che entro il 29 aprile 2013 i Comuni dovranno dire al ministero della Giustizia se intendono farsi carico della gestione degli uffici decentrati che altrimenti chiuderanno i battenti. Il ministero è intenzionato a sostenere i costi dei magistrati onorari e l'onere della formazione iniziale del personale amministrativo, fornito dall'ente locale; tutto il resto, immobile, manutenzione, cancelleria, stipendi, lo dovranno pagare le amministrazioni locali. Senza dimenticare - continua Testa - che una sua soppressione, o accorpamento ad altre strutture, sarebbe un ulteriore impoverimento del territorio Frigentino al quale appartiene, senza contare che i risparmi che ne deriverebbero sarebbero realmente modesti a fronte dei disagi che si creerebbero per il territorio. Nell’ottica di progettualità si richiede la convocazione di un Consiglio Comunale aperto avente ad oggetto le azioni da intraprendere per una presa di posizione comune di tutti i quattro Comuni territorialmente interessati (mandamento del Giudice di Pace di Frigento) a favore del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Frigento. La forma aperta - conclude l'Avvocato - dovrebbe essere utile ad avere il massimo coinvolgimento dei cittadini per una problematica che, qualora si concretizzasse, sarebbe una vera e propria disgrazia per i disagi ed il nocumento che porterebbe a tutta la collettività."
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