Chi si aspettava la parola fine su una vicenda che dura da mesi, è rimasto deluso. La pronuncia del Tar sul ricorso presentato dal comune di Bisaccia contro la chiusura dell’ospedale, in programma per oggi, è slittata al quattro aprile.
Il rinvio non è avvenuto per decisione delle parti, ma del Tribunale amministrativo.
Alla base del provvedimento una questione procedurale che vale per tutti i ricorsi di questo tipo presentati davanti alla magistratura.
Nei prossimi giorni le motivazioni saranno spiegate nel dettaglio sia agli avvocati della Regione che a quelli del comune di Bisaccia.
La vicenda, dunque, resta aperta.
E resta aperta anche perché il cosiddetto decreto “salva-Bisaccia” che dovrebbe accorpare il De Gugielmo ai presidi di Avellino o di Ariano, non si è visto. Il sospetto è che questo ulteriore slittamento, l’ennesimo, possa servire proprio a trovare un’intesa politica sul progetto di modifica del piano ospedaliero, fermo da mesi nei cassetti della Regione.
Salvatore Frullone, sindaco di Bisaccia, è stato chiaro: "Palazzo Santa Lucia metta sul tavolo il decreto, non siamo più disposti ad aspettare. Siamo determinati ad andare avanti e a non accettare ulteriori rinvii”.
Qualche rassicurazione, minima, arriva dal consigliere di caldoro in materia di Sanità, Raffaele Calabrò, che in una intervista al "Mattino" conferma l’ipotesi dell’accorpamento, ma invita a considerare il plesso di Bisaccia “non più come ad un ospedale classico, ma con posti letto dedicati a patologie croniche. Altri pazienti dovranno essere trasferiti in centri d’eccellenza.”
Confermata anche la dismissione del pronto soccorso. Per Calabrò si può mantenere solo un primo presidio per le emergenze.
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